Dai giudici via libera alla droga di gruppo. Esultano i cannaioli e quelli di Rifondazione

31 Gen 2013 19:35 - di Antonio Pannullo

Chi si ricorda quel grande film di Nanni Moretti, il primo, “Ecce bombo”? In particolare è di grande realismo la scena di quegli “alternativi” sinistroidi che per sfidare la morale comune si riuniscono per fumare canne e parlare dei massimi sistemi. Oggi è arrivata una decisione davvero stupefacente, e mai termine fu più appropriato, dei soliti giudici un po’ originali: è «penalmente irrilevante» il consumo di gruppo di stupefacenti sia in caso di «mandato all’acquisto», sia in caso di «acquisto comune». Lo hanno deciso le sezioni unite penali della Cassazione, rispondendo al quesito se sia reato il consumo di gruppo di stupefacenti dopo l’introduzione della legge Fini-Giovanardi del 2006. Chissà se la legge fosse stata varata da un governo di centrosinistra come sarebbe andata. La Cassazione ha stabilito in camera di consiglio che non è reato e ha distribuito una cosiddetta informazione provvisoria al termine dell’udienza. Le motivazioni della decisione si conosceranno con il deposito. In particolare, la Cassazione ha dovuto decidere sul contrasto giurisprudenziale in base al ricorso presentato su una sentenza del gup di Avellino che il 28 giugno 2011 aveva dichiarato non luogo a procedere nei confronti di un uomo «perché il fatto non sussiste», appunto, per il reato di uso di stupefacenti. Nel dettaglio, la questione esaminata oggi dalla Cassazione era in questi termini: «Se a seguito della novella introdotta dalla legge n.49 del 2006, il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti sia o meno penalmente rilevante, nella duplice ipotesi di mandato all’acquisto o dell’acquisto comune». Le sezioni unite hanno appunto deciso che «é penalmente irrilevante in entrambe le ipotesi». Ovviamente, la conseguenza immediata è l’abolizione della legge Fini-Giovanardi, che i giudici della suprema corte hanno di fatto delegittimato. Plaudono i compagni di Rifondazione comunista di fronte a questa ennesima pronuncia favorevole a un certo modo di pensare: «Bene la Cassazione che ha detto che non è reato il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti. La legge Fini-Giovanardi va abolita: la criminalizzazione dei consumatori è una strategia totalmente inefficace e che non risolve il problema della grande criminalità che controlla il mercato illegale delle droghe. Bisogna invece legalizzare le droghe leggere e depenalizzare il consumo», affermano infatti i capi del Prc. Ma sì, celebriamo questa decisione con un un festino a base di droga: a patto però di consumarla in gruppo, così si socializza pure…

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