Super Mario al Milan. E c’è chi invoca la par condicio…
Mario Balotelli è ufficialmente un attaccante del Milan. Una notizia calcistica che si intreccia con la polemica elettorale e Berlusconi finisce anche in questo caso sul banco degli imputati perché la sua sarebbe – secondo il centrosinistra – una mossa per recuperare voti e addirittura per aggirare la par condicio. Il bello è che hanno conteggiato anche il numero degli elettori che – con l’acquisto di SuperMario (quello vero, non Monti) potrebbe incamerare il Cavaliere: sarebbero 400mila i nuovi votanti per il Pdl. «Ma non aveva detto che Balotelli non l’avrebbe acquistato mai e poi mai?», ironizzano i navigatori di sinistra. Si faanno le pulci a tutto che aveva detto durante la trattativa, senza considerare che le parole avevano lo scopo di far abbassare il prezzo troppo alto dell’attaccante del Manchester City. E, infatti, secondo l’accordo raggiunto con il Manchester City, il cartellino di Balotelli dovrebbe costare al Milan 20 milioni di euro pagabili a rate, più 3 milioni di euro di bonus. Solo due settimane fa era quotato 37 milioni, cifra proibitiva per tutti. Ma la sinistra non perdona e anche il calcio è un ottimo appiglio per buttarla in caciara. Caustico, per esempio, è Pierluigi Bersani che non ha perdonato a Berlusconi di ritargliarsi qualche ora per pensare a Balotelli: «Negli ultimi due giorni –è arrivato a dire il segretario del Pd – ho fatto oltre un migliaio di chilometri in giro per l’Italia. In questa stessa giornata Berlusconi ha passato diverse ore con il procuratore di Balotelli per vedere se sotto le elezioni riesce a fare questo colpo». Ma le considerazioni più comiche sono quelle dell’Idv· «Belusconi compra Balotelli per ovviare alla par condicio». Una barzelletta, questa, degna della campagna elettorale di chi si sente mancare il terreno sotto i piedi.