Idi, Alemanno: i fondi saranno sbloccati

1 Dic 2012 0:01 - di Antonio Pannullo

«Questa mattina una lavoratrice del San Carlo Idi, spinta dall’esasperazione per problemi economici, ha tentato di gettarsi dal terrazzo della struttura. Per fortuna gli altri lavoratori sono riusciti a fermarla». Lo ha reso noto ieri Emiliano Luciano, sindacalista dell’Ugl presso il San Carlo Idi, spiegando che «un episodio simile era già avvenuto agli inizi di novembre e non siamo più disposti a rischiare che altri lavoratori minaccino gesti estremi come questi. Chiediamo quindi a tutte le istituzioni, rivolgendo un accorato appello anche al Vaticano, per un intervento tempestivo a soluzione di questa vicenda». Per il sindacalista «la situazione è ormai insostenibile e rischia seriamente di degenerare se non saranno date risposte immediate. Si deve dunque dare seguito alle richieste dei lavoratori che da troppo tempo stanno attendendo il pagamento degli stipendi. Non è più possibile restare in attesa che la situazione si sblocchi: potrebbe accadere qualcosa di irreparabile, e per evitarlo serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti». Ma proprio ieri qualcosa si è mosso, per venire incontro ai lavoratori che ormai da quattro mesi non ricevono lo stipendio. Il ministro della Salute Renato Balduzzi «sull’Idi ha detto che incontrerà il commissario Enrico Bondi, che gli ha già garantito che ci sarà uno sblocco di liquidità per affrontare l’emergenza, soprattutto degli stipendi. Sarà una boccata d’ossigeno per uscire dall’ emergenza, ma sarà ufficiale dopo questo incontro». Lo ha riferito il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine di una riunione al ministero della Salute insieme al senatore del Pdl Domenico Gramazio. «Ci sarà questa boccata di ossigeno per affrontare questa situazione drammatica – spiega Alemanno riferendosi all’Idi – C’è poi un problema più complessivo sull’aspetto gestionale dell’Idi sul cui superamento deve intervenire anche la proprietà, comunque un primo segnale ci dovrebbe essere già in queste ore». Da parte sua Domenico Gramazio ha spiegato che «abbiamo chiesto al ministro della Salute un tavolo tecnico con il commissario Bondi. In primis per sbloccare la situazione dell’Idi e poi di tutta la sanità di Roma per cui stimiamo ci siano a rischio seimila posti di lavoro solo nelle strutture accreditate, sia laiche che religiose».
Commentando questi sviluppi, l’Ugl ritiene che «se la strada individuata per affrontare gli urgentissimi e complessi problemi della Sanità nel Lazio è l’attivazione di un tavolo tecnico presso il ministero competente, ben venga. Chiediamo, però, che siano coinvolte nel confronto tutte le parti interessate, autorità territoriali, organizzazioni sindacali e aziende, al fine di garantire i livelli occupazionali per i lavoratori del settore e il diritto alla salute per tutti i cittadini». Lo dichiarano in una nota il segretario dell’Ugl Lazio, Daniela Ballico, e la segreteria dell’Ugl Sanità Roma e Lazio. «Speriamo inoltre – concludono i sindacalisti – che arrivi finalmente anche la conferma dello sblocco dei fondi per l’erogazione degli stipendi ai lavoratori delle strutture sanitarie dell’Idi, ai quali la lunga attesa sta causando non pochi disagi e, purtroppo, li sta spingendo anche a gesti disperati».
Solidarietà ai lavoratori dell’Idi anche da parte del Consiglio comunale di Roma: «Dopo l’importante approvazione dell’assestamento di bilancio, l’aula ha votato all’unanimità la mozione sulla questione Idi-San Carlo. Un grande gesto di responsabilità da parte dell’assemblea capitolina per sensibilizzare le istituzioni sulla problematiche che riguardano il polo ospedaliero che costituisce un fiore all’occhiello di questa città e non solo: sono oltre 1500 i dipendenti che da oltre tre mesi non percepiscono lo stipendio, senza la minima certezza per il futuro della struttura stessa», ha infatti rrso noto il consigliere Pdl di Roma Capitale Alessandro Vannini. Alemanno ha chiesto l’emissione di un decreto di svincolo per i fondi già maturati, che ammontano a circa 4,8 milioni, utili a pagare una parte degli arretrati ai dipendenti. Vannini ha detto anche che il sindaco «si impegna ad attivare tutte le procedure previste dal regolamento generale delle entrate nei casi di particolari disagio per permettere ai lavoratori in difficoltà di dilazionare in 24 mesi il pagamento dei tributi comunali (per esempio l’Imu). Ovviamente gli stessi interventi verranno estesi ai lavoratori di Elea e di tutte le società controllate dall’Idi, che vivono la stessa situazione di difficoltà».

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