La preside è buona solo se canta “Bella ciao”
C’è un preside cattivo e una preside buona. Il cattivo è quello del liceo Amaldi di Tor Bella Monaca a Roma. Un reazionario. Ha denunciato gli studenti che occupavano la scuola e imputato alle famiglie «il reintegro dei danni arrecati». La buona è la preside del Leonardo da Vinci di Milano: contro i collettivi che volevano occupare l’istituto, si è barricata nel liceo ed è diventata un’eroina: «Li ho chiamati fascisti, sì. E violenti. E squadristi. E figli di papà. Cantavo “Bella ciao, ho trovato l’invasor” mentre cercavano di sfondare per occupare la scuola. Da loro sono stata anche malmenata, io che sono una donna e pure vecchia. Ma di qui non mi muovo. Difendo la mia scuola, anche a costo della vita. Sono al servizio dello Stato». Quei ragazzi «sono eteroguidati» perché c’erano esterni, ex studenti e ragazzi dei centri sociali», ammette la preside. «Vanno fermati. Io finché resisto non mi muovo. Ma sono sola. In alto loco tutto tace…». Ma che brava, questa preside. Politicamente corretta e rivoluzionaria. Anche perché ha aiutato la “causa”. Gli occupanti erano di sinistra. Guidati dai centri sociali, compagni puri e duri. L’hanno malmenata.Ma lei si è guadagnata una medaglia al Valor politico. Chiamandoli «fascisti».