Tutti pazzi per… la destra
Renzi annuncia che mira al recupero dei voti dei delusi del Pdl. Montezemolo, che annuncia per la decima volta la sua discesa in politica, si rivolge all’elettorato deluso dal centrodestra e in particolare a chi aveva creduto nella rivoluzione liberale promessa nel ’94, mutuando dal (più) giovane Berlusconi i tratti caratteristici dell’imprenditore di successo che potrebbe contaminare con la sua capacità e fortuna tutti gli italiani, con un tocco alla re Mida in salsa rosso ferrari. Di Pietro, anche, si rivolge da tempo agli elettori di destra “quelli che credono nella legalità, quelli che credono nell’onestà, nell’ordine, che vogliono più sicurezza e meno corruzione”. Grillo, in alcune città pare abbia pescato anche lui a destra, tra i nostalgici o gli eredi dei missini che andarono a tirare le monetine a Craxi fuori dall’Hotel Rafael, quelli del partito dalle mani pulite che, proprio in virtù di quella sua unicità, fece il pieno di voti alle amministrative di Roma e Napoli superando il 30 per cento e rischiando di portare Fini al Campidoglio un secolo prima che ci arrivasse Alemanno. Poi c’è Casini, che fa appello ai moderati e ai cattolici delusi dai toni aggressivi del Pdl e scioccati dalle storie piccanti sull’ex premier. Ma insomma, quanti sono questi potenziali elettori delusi del Pdl? E non sarebbe il caso che anche lo stesso Pdl provasse a recuperarli, visto che va tanto di moda?