Guarda un po’: Balotelli segna e la sinistra cerca di “adottarlo”
Non hanno mai avuto molta simpatia per Balotelli, a sinistra, e non solo nei salotti. Anzi, non l’hanno mai sopportato. Un bambino viziato, prepotente, litigioso, pieno di soldi. A ogni fatto di cronaca (non solo rosa) che lo vedeva protagonista negativo, botte da orbi. La tesi: lui e Cassano rovinano i ragazzini che guardano le partite e «per colpa loro crescono a pane e modelli sbagliati». Luisa Bossa, deputata del Pd, nel giugno del 2011 arrivò a dire: «Balotelli venga a Scampia a visitare le associazioni e le parrocchie. Guardi in faccia la gioventù migliore, quella a cui lui mostra di non riuscire ad appartenere». Sul web, “Altri”, voce della sinistra, sostiene: «Noi siamo anche il paese della penitenza con due ave maria e un padre nostro, della doppia morale. La nazione che se perdiamo, Balotelli e Cassano sono delle mezze calzette. Se vinciamo, li portiamo in trionfo come se niente fosse. I soliti stronzi che salgono sul carro del vincitore». I fatti dimostrano che è proprio così. Ora che Balotelli è un “eroe”, a sinistra c’è la corsa ad adottarlo: «Dimostra che l’Italia non è quella della Lega», dice D’Alema. «Noi stiamo con la generazione Balotelli», fanno sapere i “Giovani democratici”. Rosy Bindi esulta, altri esponenti piddì ne approfittano per riparlare dello Ius soli. Miracoli del pallone e della propaganda. Anche se c’è chi non ci sta. Come Sabina che, sempre sul sito di “Altri”, commenta: «Non so se l’Italia vincerà questi europei macchiati di sangue e giocati da omofobi, tamarri, spocchiosi, fascisti alla “boiachimolla”…». Da una retorica all’altra. O meglio, il “luogocomunismo” della sinistra.