Zingaretti e il “metodo Doria”: donne di Roma a me
Prima ancora che si metta al lavoro la nuova giunta del sindaco di Genova Marco Doria piace a tutti: sei donne su undici, una cifra che supera l’auspicato cinquanta per cento indicato come traguardo rivoluzionario dal fronte che ama le quote. Tra i complimenti autorevoli giunti al primo cittadino di Genova anche quelli di Nicola Zingaretti, attuale presidente della Provincia di Roma e candidato in pectore della sinistra al Campidoglio. A Zingaretti piace molto il “metodo Doria”. Che però non consiste solo nella valorizzazione dei talenti femminili. Doria ha scelto sette tecnici e quattro politici, osservando che si è assunto tutta la responsbailità di dire no ai partiti. Forse la novità sta in questo, più che nel genere preponderante della nuova giunta. Ed è rispetto a questa caratteristica di autonomia dai partiti che i complimenti di Zingaretti suonano un po’ melensi. Siamo proprio sicuri che sarebbe pronto a imitare Doria? Siamo proprio certi che sarebbe pronto a dire di no al Pd? Forse sceglierebbe una metà di assessori donne, ma se il partito non le gradisce avrebbero lo stesso le deleghe o la giunta “rosa” aprirebbe le porte solo a donne nominate dal vertice? E, in questo caso, sarebbe davvero nuova?