«La mancata alleanza con la Lega è un freno»
«La campagna elettorale è partita, è una sfida importante in un momento di forti cambiamenti». Osvaldo Napoli, vicecapogruppo del Pdl alla Camera e vicepresidente dell’Anci, ammette che il Popolo della Libertà in questa competizione elettorale «è handicappato per la mancata alleanza con la Lega. Il Pdl – spiega – ha privilegiato l’interesse del Paese, anziché anteporre quello del partito, appoggiando il governo. Abbiamo avuto un comportamento di responsabilità e di coerenza diverso rispetto al Pd…»
In che senso?
La Lega, con grande errore strategico, ha deciso di correre da sola. Il Pd, invece, predica bene e razzola male. Critica il comportamento di Sel e Idv, poi fa con loro le alleanze nei Comuni per le amministrative. Faranno le stesse alleanze per le politiche? Dovranno chiarire la loro posizione per correttezza nei confronti degli elettori: in questo modo c’è la rincorsa al potere per il potere non alla coerenza politica.
Quali sono le criticità del Pdl?
Il problema riguarda molto le candidature. La scelta dei candidati è molto importante e in alcuni casi esula dall’appartenenza politica. Non esiste una criticità unica del Pdl, tutto varia da città a città. Diverso è il caso della criticità del Pdl a livello nazionale, dove catalizziamo l’interesse sul sistema elettorale, sulla legge di riforma del lavoro, sulle liberalizzazioni, sulle semplificazioni, sull’aumento delle tasse, sulla riforma delle pensioni.
Che previsioni fa sulle amministrative di maggio?
Io sono ottimista di natura, ma la mancanza di alleanza con la Lega e l’unità della controparte mi fanno pensare che non daranno un risultato positivo.
Questo a nord, a sud invece?
Ci sono situazioni diverse dove è possibile vincere. Per esempio, a Taranto, Lecce, Brindisi, Catanzaro, Palermo, Agrigento, Trapani e Marsala. In genere le città che sono state amministrate dal centrodestra hanno tutte buone possibilità di essere riconfermate. Ottime possibilità anche a Torre del Greco.
E nel Lazio?
Si vota a Rieti e Frosinone, ce la giochiamo in tutte e due le città.
Come trova la situazione a Verona?
Tosi vince. È stato un ottimo sindaco, ha avuto una grande capacità amministrativa. Non è un problema di appartenenza politica, ma di capacità amministrativa unita alla capacità politica di tenere per cinque anni unita la coalizione.
Il Pd parla di una campagna elettorale sobria, il Pdl che fa?
La nostra sarà una campagna elettorale altrettanto sobria, puntata tutta sui programmi dei singoli amministratori e non sugli slogan. La sobrietà s’impone a tutti per dimostrare coi fatti all’opinione pubblica che anche la politica restringe i costi.
E dal punto di vista economico il Pdl come si sta muovendo?
Da parte del Pdl centrale, giustamente, c’è la decisione corretta di non finanziare in maniera forte la campagna elettorale, ma di restringere l’impegno finanziario. Fa bene il partito a non uscire dalle righe, le campagne elettorali si facciano sui programmi e sulle persone, finanziandole il minimo indispensabile.