Contro Alemanno ormai vale tutto (pure i proiettili)

12 Dic 2011 20:17 - di

L’unica regola è che non ci sono regole. Nell’attuale quadro politico imbarbarito, contro il proprio avversario non c’è limite che non si possa superare. Il caso Roma ne è un particolare esempio: la reconquista della sinistra, dopo la caduta di Milano e Napoli, passa infatti necessariamente per l’assalto al Campidoglio. E allora Alemanno diventa il nemico da abbattere, colui che è colpevole di qualsiasi cosa. Sia che piova o sia che piovano… proiettili.

Strani avvertimenti

L’inquietante segnale parla da solo: una busta con alcuni proiettili calibro 40 è stata recapitata ad Alemanno in Campidoglio. La busta era indirizzata alla segreteria del sindaco ed è stata intercettata dalla polizia nel corso dei controlli anti terrorismo intensificati dopo i  pacchi bomba degli anarco insurrezionalisti. Un messaggio analogo è stato inviato al ministro della Giustizia Paola Severino. All’interno della busta indirizzata ad Alemanno era contenuto un messaggio sibillino. «Due gli Antonini da poter gambizzare purtroppo Vittorio aveva altro da fare. Con te useremo questi per equità». Il delirante messaggio portava la firma Nucleo Mario Galesi per i Pac (Proletari Armati per il Comunismo). Tutto da decifrare il messaggio: uno dei due Antonini citati potrebbe essere Andrea, vicepresidente di CasaPound effettivamente gambizzato per mano di ignoti il 14 aprile scorso in strada a Roma. «Non mi preoccupo né di più né di meno di prima. Quando sei stato gambizzato sei sempre preoccupato. Da un lato mi viene da sorridere, dall’altro mi pare si stia perdendo la bussola», ha commentato l’esponente di Cpi. L’altro Antonini citato, Vittorio, potrebbe essere l’ex brigatista ora vicepresidente dell’associazione Papillon Rebibbia, che promuove la cultura tra i detenuti. Un riferimento difficilmente interpretabile, dato che l’uomo, come ha precisato egli stesso, «ha sempre rifiutato qualsiasi forma di pentitismo o di dissociazione». Quanto a lui, il sindaco ha ringraziato «tutte le autorità e i cittadini per la solidarietà: non ci faremo intimidire da queste  minacce e continueremo la nostra opera per Roma capitale. Episodi così fanno riflettere: la polemica politica va tenuta dentro i giusti toni senza demonizzare l’avversario. Sono sicuro che gli inquirenti faranno luce su queste due lettere ricevute da me e dal ministro Severino a cui esprimo solidarieta».

La solidarietà

Sul sindaco e sul Guardasigilli sono ovviamente piovuti attestati di vicinanza da ogni parte:«Rivolgo la solidarietà mia e della Regione Lazio al ministro della Giustizia, Paola Severino, e al sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Il senatore del Pdl Altero Matteoli, dal canto suo, ha espresso «la più viva solidarietà», mentre l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto vicino alle «vittime di una vile escalation di violenza rispetto alla quale non dobbiamo mai abbassare la guardia». Per il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, «atti del genere vanno condannati con forza perchè inaspriscono un clima già teso e turbato». Vicinanza anche dal Pd, a cominciare dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha espresso «solidarietà personale e istituzionale a nome della Provincia di Roma al ministro Severino e al sindaco Alemanno che sono stati oggetto di una grave intimidazione».

Piove, comune ladro

Eppure la mattinata era iniziata parlando di cose ben più frivole del rigurgito terroristico che ha poi animato la giornata. Si parlava, infatti, del tempo. Capita anche questo. La capitale, infatti, ha subito ieri mattina un nubifragio, con quattro ore di pioggia battente alle prime luci dell’alba. Un temporale violento, che ha creato qualche disagio in una città che da sempre soffre questo tipo di calamità. Nulla di particolarmente preoccupante, comunque: un paio di svincoli sul raccordo chiusi per qualche ora, qualche semaforo di via Tuscolana spento a causa di un fulmine, diversi box allagati e rallentamenti sulle linee A e B della metropolitana. Tutto qua. Eppure il centrosinistra non ha perso occasione per montare su la solita polemica sterile. Come se il comune capitolino avesse responsabilità dei fenomeni atmosferici. Come se l’eventuale deficit di infrastrutture cittadine dipendesse dall’ultima amministrazione in una città governata per decenni dalla sinistra. Come se il maltempo, in Italia, facesse danni solo a Roma. Come se in Liguria, in Toscana, in Campania – tutte regioni dalla forte presenza “rossa”, se proprio volessimo abbassarci a questo livello – non si fossero vissute di recente tragedie ben più gravi proprio a causa di temporali e nubifragi.

Il femminismo dei Foschi

Il punto più basso, in questa polemica, l’ha comunque raggiunto il consigliere del Pd alla Regione Lazio Enzo Foschi: «Metro bloccata, strade allegate e traffico in tilt. Alemanno ora che farà? Chiamerà la sua signora con la sua associazione per pulire Roma?», ha dichiarato l’esponente democratico in riferimento a un’associazione di cittadini promossa dalla moglie del sindaco, Isabella Rauti, che nei giorni scorsi ha ripulito dai rifiuti alcune aree della capitale. Ma anche senza scivoloni di tale squallore, il Pd si è comunque distinto in generale per polemiche strumentali che hanno preso di mira Alemanno a causa del maltempo. «Ormai – ha detto ad esempio il segretario del Pd romano Marco Miccoli – è un bollettino di guerra. Ogni volta che a Roma piove la rete metropolitana della Capitale si blocca. È uno scandalo, una vergogna che colpisce decine di migliaia di romani che, ogni mattina, come in un terno al lotto, devono sperare nel bel tempo per poter utilizzare la metropolitana. Chiediamo al sindaco di attivarsi affinché questi continui disservizi abbiano fine. Ne dubitiamo visto che, da quando Alemanno è al Campidoglio, il servizio quotidiano della metropolitana va sempre peggio». Al coro si è unito anche il consigliere del Comune di Roma del Pd, Paolo Masini. «Ormai è matematico – ha detto – bastano due gocce d’acqua e la rete della metropolitana di Roma va in tilt. È successo con un normale temporale invernale. I romani sono stanchi di questi continui disservizi. Il sindaco Alemanno governa da quattro anni e gli standard di efficienza della metropolitana si sono notevolmente abbassati, con continui blocchi e ritardi».

Commenti