Berlusconi firma il “passi” a Mario Monti
Carlo de Benedetti – l’eterno “duellante” del Cavaliere – ha rilasciato un’intervista al Corrierone esultando per “la fine della fiction dell’era Berlusconi”. Non si può non trovare curioso che il proprietario di Repubblica ricorra al suo teorico competitor editoriale per sfogarsi. Ma tant’è. La fiction è finita. Si torna alla realtà. Ci deve essere stato però uno scambio di copioni. Oppure lo sceneggiatore ha perso il ritmo durante la scrittura. Ma come? Non c’era stata la fine di un “regime”, come annunciato da tutte le televisioni globali, Al-Jazeera inclusa? Non era finita per sollevazione popolare la dittatura di 17 anni dell’odiato rais? Sì, è vero, si può essere dei perfetti imbecilli anche se si sa leggere, scrivere e fare le moine in video, ma le signorine buonasera delle global news come lo spiegheranno ai loro telespettatori che il signor B. – anziché sparire come Mubarak o peggio come Gheddafi – oggi voterà con tutti i suoi la fiducia al governo Monti assicurandogli così l’indispensabile sostegno per dare almeno avvio al suo governo? Sarà lo stesso Berlusconi che era morto sabato sera? Ma questo non era il governo degli avversari dell’odiato B.? Non era la legione dei paladini che avevano passato le Alpi francoalemanne per liberare – una volta di più – quei deficienti di italiani (che non sanno mai liberarsi da soli) dall’ennesimo caporione impennacchiato e col testosterone fuori controllo? Altro che Beautiful! Questa sì che è una fiction piena di colpi di scena…