Il lunatico, il blogger ed io
Dovrei ovviamente scrivere del declassamento operato da Moody’s. Purtroppo so l’inglese. Moody significa “lunatico”, “umorale”. Quindi l’agenzia a cui ci riferiamo si chiama “del Lunatico”. Non riesco a prenderla sul serio. Tra l’altro – a dimostrazione del fatto che “i mercati” sono privi di qualunque logica – il declassamento ha provocato risultati esaltanti sulle nostre borse. E qui mi taccio. Bersani ha ritirato fuori la tuba da jettatore – che ha indossato per settimane annunciando l’apocalisse italiana – ma ha già dovuto riporla.
Però è accaduto anche altro che, stranamente, non c’entra nulla con le escort e nemmeno con lo spread, ma è degno di nota. La maggioranza ha ritirato la proposta di rendere penalmente responsabile chi scrive insulti, calunnie, infamie e generalmente falsità su Internet. Considerando che in Italia i giornali sono letti da cinque milioni di persone e scritti – bene o male – da professionisti, iscritti a un Ordine a cui si accede con un esame di Stato, legati – almeno in teoria – a un codice deontologico, mentre i blogger o internauti sono 23 milioni di persone anonime e senza alcuna garanzia, obbligo etico o valido limite, mi sembra una bella fesseria. Per carità, parlo a titolo personale.
Per protestare contro questa proposta subito definita “cyber-bagaglio”, Wikipedia si è auto-oscurata. Grande danno per gli studenti e i redattori pigri, ma la cultura italiana è sopravvissuta. Sono convinto che una vita piena di esperienze sia un vantaggio per qualsiasi legislatore, perché almeno sa di cosa parla quando deve votare. Quindi racconto un aneddoto. Tempo fa un amico mi dice: «Ti hanno fatto una pagina su Wikipedia». Vado a leggere. Poche decine righe. Nulla di veramente insultante; solo stupido. Una cosa mi infastidisce: la data di nascita è sbagliata. La cambio. Non accettano la modifica. Lo ripeto. Mi arriva un messaggio che mi dice di citare le fonti. Rispondo dalla mia mail istituzionale per dire che la fonte sono io. Niente da fare. Correggo di nuovo. Mi mandano un messaggio minaccioso diffidandomi dal tentare di nuovo pena una denuncia per “danneggiamento”. Alla fine mi ritrovo in un sito di oroscopi, tra i politici del segno del Capricorno. Sono dell’Acquario. Ma poco male.