E sul territorio hanno fatto pure di peggio

27 Set 2011 20:14 - di

E ora tocca a noi…. pare più una minaccia che una promessa lo slogan del centrosinistra a giudicare dalle prove di governo locale di cui hanno dato e stanno dando prova in decenni di governo locale. Iniziamo il viaggio di ricognizione da Torino. Andrea Tronzano, capogruppo del Pdl al consiglio comunale, racconta «che dopo  35 anni di governi di sinistra e di centrosinistra, da Novelli a Castellani, da Chiamparino a Fassino, la città è diventata più povera e assistita. Nuovi balzelli attendono ora i torinesi. Hanno aumentato le tasse locali a livello esponenziale. L’imposta sui rifiuti dal 2006 ad oggi è aumentata del 30 per cento. Hanno aumentato il costo delle strisce blu, che se in centro hanno un senso, non lo hanno in tutti gli altri quartieri dove non c’è più la pressione ambientale, perché nel frattempo sono stati creati parcheggi. Ancora: le tasse sui passi carrabili sono aumentate del 100 per cento. La città risente, poi – prosegue l’esponente del Pdl – degli esiti di una malintesa accoglienza realizzata a prescindere dalle capacità di una vera integrazione: il risultato è che il comune ha “ghettizzato” gli immigrati, molti dei quali clandestini, contribuendo a degradare interi quartieri». Il capitolo sprechi è pietoso: «Il debito di Torino viene considerato dal comune “virtuoso”. Non è vero affatto, è virtuoso grazie alle Olimpiadi del 2006, realizzate con i contributi di stato e regione. La realtà invece è grave perché questo debito è macchiato dai contratti accesi dal comune sui prodotti derivati, che si sono rivelati “tossici”. Le banche ne hanno approfittato ma l’amministrazione non ha saputo prevedere né contenere il debito. Risultato, Torino pian piano ha perso la sua capacità di creare occupazione. Se pensa che la metropolitana è stata inaugurata solo nel 2005, avrà l’immagine di un città  indietro di 30 anni».
A Milano non ridono. Carlo Masseroli,  capogruppo del Pdl a Palazzo Marino, è sarcastico sullo slogan scelto dal centrosinistra per Milano “L’aria è cambiata”….«Lo è in peggio», dice raccontando questi primio 100 giorni di governo Pisapia. Anche qui l’unica inventiva che la sinistra dimostra di avere riguarda le nuove tasse. «Il biglietto del tram è aumentato da un euro a un euro e mezzo; hanno messo l’addizionale Irpef che prima non c’era; vogliono mettere una tassa per accedere al centro, la “Congestion Charge”, prima mettendo come scusa il miglioramento della qualità dell’aria, ma poi ricordando l’ecopass della Moratti, si sono inventati che questa tassa ridurrà il traffico. In realtà ridurrà solo una cosa, i consume: ne patiranno i milanesi, perché questa tassa porterà solo una lievitazione dei prezzi a catena spaventoso da parte di tutti i commercianti, che sono già sul piede di guerra. E pensano pure di aumentare la tassa sui rifiuti. Ancora: hanno tolto l’esercito dalle strade, con la conseguenza che in queste ultime settimane sono aumentati gli episodi di microcriminalità e si è fatta più cospicua in molti quartieri la presenza di rom e lavavetri, presenza prima tenuta sotto controllo». Potrebbe bastare così, più tasse, meno sicurezza. E invece…«La giunta di sinistra ha posto un grave freno alla crescita economica della città, bloccando il piano regolatore che era stato approvato dopo 30 anni, che voleva creare un sistema di regole certe per lo sviluppo dei prossimi 20 anni e che prevedeva la riqualificazione di intere aree degradate, soprattutto quelle degli scali. Bloccando il piano si è bloccata in un sol colpo la crescita economica e l’opportunità occupazionale di Milano proprio  in un momento di crisi…», lamenta Masseroli.
Jacopo Cellai, consigliere comunale di Firenze non ci fornisce un quadro meno roseo delle prove fornite dal centrosinistra. «Un flop su tutti, il comune è riuscito a spendere in 5anni 1milione e 800mila euro per il portierato e la sorveglianza al Campo Nomadi all’Olmatello. La cosa tragica è che nonostante la spesa, le condizioni di vivibilità, soprattutto per i bambini, sono indecorose. E poi, vuole ridere? La sorveglianza e il monitoraggio del campo, che era il motivo base di questo investimento, non si sono realizzati, se pensa che il portierato lo hanno affidato agli extracomunitari stessi, che di fatto fanno entrare chi vogliono…. Il sindaco Renzi ha rinovato questo contratto fatto dal suo predecessore Domenici. Altri soldi buttati, il milione speso per le piantine sul percorso della tramvia…La città invece avrebbe bisogno di grande attenzione per il decoro e la sicurezza, ci sarebbe bisogno di un’organizzazione diversa della Polizia municipale, perché in centro la situazione è pesante, se pensiamo che a 100 metri dal Duomo, la Santissima Annunziata è meta di alcolisti, senzatetto, ambulanti. Insomma, il comune non investe sulla sicurezza ma nemmeno sulla crescita economica di Firenze: se pensiamo che i mancati investimenti per ampliare l’aereoporto sono dovuti alla mancanza di accordo con la Regione, che pure governata da loro, con Enrico Rossi del centrosinistra. Una sorta di “Pd contro Pd”. Di fatto dimostrano di governare in nome di una politica vecchia, centralista e pericolosamente buonista.
Andiamo con Marco Eboli, consigliere comunale di Reggio Emilia, in una città da 70 anni in mano alla sinistra. Anche questa una storia di sprechi macroscopici: «La notizia è di giornata. Il comune ha pagato una locazione di 120mila euro più iva all’anno per una palazzina dell’ex Aci, con un contratto del 2004 che  è stato rinnovato a ben 160mila euro più iva per altri cinque anni. La scusa ufficiale era che alcuni uffici del comune erano stati lì spostati per lavori di ristrutturazione, ma ora che le opere sono terminate, al posto di quegli uffici ne sono stati messi altri, mentre quelli che si erano spostati nella palazzina ex Aci continueranno a stare lì, sine die… Il sindaco Graziano Del Rio è anche vicesegretario dell’Ance e fustiga il governo per i tagli agli enti locali, senza considerare che Reggio Emilia è la prova provata che gli sprechi in moltissimi comuni ci sono eccome…Non solo, sono stati capaci di chiudere la porta in faccia ai privati che volevano rilanciare il nostro aereoporto, in perdita, con un investimento di 2 milioni e mezzo di euro e gestire l’intera erea aeroportuale: lo sa perché? Perché hanno prevalso gli interessi di partito: in una zona di quest’area si fa ad agosto la Festa provinciale del Pd, pagando un affitto di 3.500 euro per ricavarne 3 milioni all’incirca…. Morale:  prima il partito, poi il bene comune…

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