Su Fb il don pro-migranti sbatte i ministri sul gommone: insulti e rabbia contro il prete e il post

2 Gen 2019 13:25 - di Ginevra Sorrentino

E ci risiamo: l’ennesimo prete pro-migranti si lancia, per la centesima volta, all’assalto di buon gusto e buon senso e sferra l’ultimo attacco social al governo e alle sue politiche per l’immigrazione. E così, con un abile lavoro di fotomontaggio, don Biancalani, il religioso che spesso pubblica sul web gli scatti delle sue imprese politically correct grazie alle quali ostenta di portare – fieramente a dispetto dell’opinione pubblica – gli immigrati che rigorosamente accoglie e ospita, in piscina e in pizzeria, pubblica sul suo profilo Facebook una istantanea visibilmente e volutamente artefatta, che sbatte in primo piano tutti i ministri dell’esecutivo giallo-verde in posa istituzionale… su un gommone. La didascalia, neanche a dirlo recita: «I have a dream», che poi non sarebbe altro che quello a cui il fotomontaggio rimanda…

Don Biancalani, il prete pro-migranti e il post contro il governo

Del resto, poteva mai don Biancalani, noto per la sua carica di irriverenza spesso indirizzata contro chi non la pensa come lui in tema di immigrazione, cominciare l’anno nuovo senza affondare l’ultima stoccata social? E allora, avendoci provato, ma forse senza troppo successo, con un post pubblicato al sorgere del primo giorno del nuovo anno, in cui affida all’etere la «speranza» di un «2019 senza razzismo, xenofobia e leghismo» – postato con tanto di video di immigrati africani che si scatenano nelle danze al ritmo di musica etnica che rievoca posti a loro cari e molto lontani – il don pro-migranti ci riprova con quello successivo accompagnato solo da un augurio ellittico almeno quanto eloquente e digitato a caratteri cubitali: «Speriamo nel 2019». La didascalia non dice molto, ma la foto parla chiaro: i ministri del governo italiano a bordo di un gommone in mare. La lingua, insomma è sempre la stessa: quella di un facile buonismo catto-progressista che i dem continuano a parlare sempre più isolati e meno condivisi.

Nei commenti al posto, indignazione, rabbia e tanti insulti

Tanto che, apriti cielo, i commenti di internauti indignati e offesi non tardano ad arrivano: e di ora in ora, affastellano critiche e commenti piccati, offese e insulti, indirizzati contro colui che qualcuno, all’apice del malcontento, arriva a definire “Don Clandestino”. E così, si passa da un canonico «Fattene una ragione. Il business lo devi fare con altro. Ingegnati», ad un meno prosaico «Don Massimo… questo non è cristiano», fino all’interrogativo retorico rivolto da un commentatore che si domanda: «Questo sogno, precisamente, a quale comandamento fa riferimento?», concludendo con un laconico: «Forse un lungo periodo di esercizi spirituali con meditazione della dottrina cattolica le gioverebbe». E tra critiche dei detrattori, suggerimenti neutri e post dei supporter di turno, tanti, tanti insulti e sberleffi. Fino all’intervento decisamente più istituzionale della responsabile regionale della Lega in Toscana, Susanna Ceccardi che a riguardo, al telefono con la redazione de Il Giornale.it che l’ha interpellata, ha dichiarato: «Biancalani mette i ministri del governo sul barcone e i profughi in piscina». Poi, a stretto giro, come registrato dal sito del quotidiano milanese, il sindaco di Cascina aggiunge: «Ci sono troppi parroci che vogliono fare politica invece di fare i preti. Stiano dietro ai parrocchiani e ai profughi che ospitano, visto che molti di loro finiscono per essere arrestati per spaccio» – riferendosi alle passate vicende di alcuni ospiti del parroco di Vicofaro». E ogni riferimento non è certo puramente casuale…

 

 

 

 

 

Commenti

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  • enrico 3 Gennaio 2019

    altro pretazzo prestato alla demenza

  • Giuseppe Tolu 2 Gennaio 2019

    I preti che accolgono profughi, che poi vanno a delinquere, devono essere subito arrestati per mancata custodia. Troppo bello fare i fr**i con il sedere degli altri! Vero signori parroci? Maleducati e vergognosi! Prendeteli e date loro il fabbisogno di tasca vostra, poi vediamo dove va a finire tutto il vostro perbenismo.