CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Roma, invasione di bus turistici: “occupata” piazza  Venezia. Romani imbufaliti

Roma, invasione di bus turistici: “occupata” piazza Venezia. Romani imbufaliti

Senza categoria - di Federica Argento - 20 Dicembre 2018 - AGGIORNATO 20 Dicembre 2018 alle 15:28

Sono circa 130 i bus turistici che dalle 5 di questa mattina hanno letteralmente invaso piazza Venezia, bloccando la piazza stessa e tutte le strade limitrofe nel centro della città, complicando la vita già devastata dei romani nel pieno caos del traffico prenatalizia. Alla protesta dei taxi e degli Ncc di mercoledì, si aggiunge così nella Capitale quella degli operatori dei bus turistici, contrari al nuovo regolamento del Comune di Roma che prevede a partire dal 2019 una zona off-limits all’interno del centro della città, già molto provato, e costi maggiori per gli ingressi autorizzati. Nel sit-in di protesta a piazza del Campidoglio che sta paralizzando il centro storico, parlano gli operatori del settore: «Abbiamo occupato piazza Venezia in maniera pacifica – spiega all’Adnkronos uno dei rappresentanti delle associazioni dei bus turistici – Non è vero che è bloccata, gli autobus dell’Atac riescono a passare».

Panico in città

Bugia clamorosa. Chi lavora al centro e immediati dintorni si è reso ben presto conto sulla sua pelle che odissea  sia stata arrivare al posto di lavoro. Alcui hanno rinunciato e sono tornati indietro, a casa. Numerose pattuglie della polizia locale sono intervenute per gestire il traffico mentre via del Teatro Marcello e via dei Cerchi sono state chiuse. «Dal 1 gennaio molti di noi saranno disoccupati», sostiene  Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti, spiegando che «abbiamo già avuto un 10% di cancellazione dei prossimi gruppi organizzati per il 2019».

«Cittadini come ostaggi»

Ma le proteste dei cittadini lasciano intravedere ua realtà molto più complessa: Contro tassisti e bus turistici, che stanno protestando  con «ripercussioni pesantissime per la città e per gli utenti», il Codacons annuncia infatti un esposto al Garante degli scioperi affinché «sanzioni pesantemente i responsabili delle proteste», e alla Procura della Repubblica di Roma affinché «apra una indagine per i reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio». Si legge nella nota del Codacons: «Taxi e bus turistici rappresentano la lobby del trasporto che ha deciso di prendere i cittadini come ostaggi per le proprie recriminazioni creando danni immensi agli incolpevoli utenti, privati di servizi essenziali e costretti in queste ore a subire pesanti ripercussioni sul fronte della viabilità, con ritardi sul luogo di lavoro, appuntamenti persi e ore bloccati nel traffico».

Esposto alla procura del Codacons

Continua il Codacons:« Il Comune deve far intervenire le forze dell’ordine per identificare anche tramite le targhe dei veicoli e le telecamere di videosorveglianza i responsabili dello scempio a danno di Roma e dei romani, e la Procura dovrà acquisire gli atti procedendo nei confronti dei singoli tassisti e dei conducenti di bus turistici per i reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio»Tutti i cittadini che a causa delle manifestazioni odierne abbiano subito danni materiali come visite mediche saltate o incontri di lavoro persi, possono rivolgersi al Codacons per avviare richieste risarcitorie agli organizzatori delle proteste, illegittime perché non autorizzate e non precedute dal preavviso previsto dalla legge», conclude il Codacons.

Ricordiamo che  la massiccia presenza dei bus turistici nella Capitale, oltre a creare problemi immensi di viabilità, si era segnalata anche per effetti drammatici proprio di recente. Un uomo  di 60 è rimasto ucciso, travolto in via Merulana, a un passo dal Colosseo. Il torpedone turistico era guidato da un autista di 61 anni.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Federica Argento - 20 Dicembre 2018