Fondi della Lega, il M5S attacca dopo il “caso Centemero”: «Salvini chiarisca»

11 Dic 2018 17:39 - di Federica Parbuoni

Nuovo fronte di scontro tra Lega e M5S. Stavolta ad agitare le acque nei partiti di governo non è una diversa visione sull’azione politica, ma il “caso Centemero”, l’indagine a carico del tesoriere del Carroccio, Giulio Centemero, per il quale la procura di Bergamo ipotizza il reato di finanziamento illecito ai partiti attraverso l’associazione “Più voci”, di cui è fondatore insieme ai commercialisti di fiducia del partito. In particolare, si indaga su 280mila euro arrivati all’associazione da diversi soggetti: 200mila euro dal costruttore capitolino Luca Parnasi, 50mila da Esselunga e 30mila da una trentina di altri finanziatori. Ma il caso s’intreccia con quello dei 49 milioni al centro dell’inchiesta della Procura di Genova e alla base del sequestro dei fondi della Lega, ordinato dalla magistratura cittadina.

Sull’indagine che investe il tesoriere si è già espresso Matteo Salvini, sostenendo che «non c’è nulla da trovare e da cercare» e aggiungendo che «spero facciano in fretta». Di più, il vicepremier, ha risposto a una giornalista che gli chiedeva conto dell’inchiesta con una provocazione: «Faccio un appello: se c’è qualche giornalista lussemburghese, visto che stanno cercando soldi a Lussemburgo che non ci sono, se avete traccia di questi soldi, datemi notizia». «Il mio auspicio è che facciano in fretta. Non è normale, non è gradevole che persone per bene si trovino di primo mattino la Gdf…», ha sottolineato ancora il ministro dell’Interno, facendo riferimento alle perquisizioni a carico dei commercialisti.

Un atteggiamento che ha provocato mal di pancia nel M5S, che ha intimato all’alleato di governo di «non minimizzare». «Chiederò chiarimenti a Salvini e sono sono certo che non minimizzerà. Prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo, ma sicuramente Salvini non minimizzerà…», ha detto Luigi Di Maio, indicando la strada al partito, che poi ha usato toni meno concilianti. «Siamo certi che la Lega fornirà ulteriori chiarimenti sul caso Centemero. E ci auguriamo che Salvini non minimizzi la vicenda. Una cosa è doverosa dirla: da sempre ci battiamo contro i finanziamenti “illeciti” ai partiti, perché in un Paese civile non devono esserci interessi esterni a influenzare l’attività delle forze politiche presenti in Parlamento», hanno fatto sapere i capigruppo pentastellati di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.

Salvini non è tornato più sull’argomento, neanche in risposta a Di Maio. Ma a far capire come stiano le cose tra gli alleati, probabilmente anche alla luce degli ultimi sondaggi che danno il Carroccio in ulteriore crescita, ci ha pensato il capogruppo del Carroccio a Montecitorio, Riccardo Molinari: «Non replichiamo ai Cinque Stelle, no comment».

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