Battisti da arrestare, Mattarella ringrazia il Brasile. Ma la sinistra copre la sua fuga

15 Dic 2018 9:23 - di Robert Perdicchi
cesare battisti

Non c’è traccia di Cesare Battisti, in Brasile. Qualcuno lo ha avvisato della decisione della magistratura di autorizzarne l’arresto e lo ha aiutato a fuggire, certamente quegli ambienti della sinistra sudamericana che da annil lo proteggono politicamente e lo aiutano anche economicamente fino a consentirgli un tenore di vita decisamente di lusso. Poco prima che il governo brasiliano autorizzasse l’estradizione del terrorista condannato in Italia e scappato in Brasile, a Battisti è arrivata una soffiata, dai soliti ambienti politici post-comunisti.

Fa decisamente piacere, intanto , segnalare che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al presidente uscente del Paese sudamericano, Michel Temer, un messaggio per esprimere gratitudine per la decisione di concedere l’estradizione.

“Signor Presidente – si legge nella missiva del Colle – desidero esprimerle il mio più vivo ringraziamento per la sua decisione in merito al caso del cittadino italiano Cesare Battisti, condannato in via definitiva, per reati gravissimi, dai Tribunali italiani e sinora sottrattosi all’esecuzione delle relative sentenze”.

“Il gesto da lei compiuto – aggiunge Mattarella – costituisce una testimonianza significativa dell’antica e solida amicizia tra il Brasile e l’Italia e testimonia la sensibilità in relazione a una vicenda complessa e delicata, che suscita sentimenti di intensa partecipazione nell’opinione pubblica del nostro Paese”.

“Apprezzo molto la determinazione della sua decisione – conclude il Capo dello Stato – che contribuisce a rendere giustizia alle vittime dei reati per i quali Cesare Battisti è stato condannato e allo Stato italiano”.

La decisione di arrestare ed estradare l’ex leader dei Proletari Armati per il Comunismo era stata accolta nei giorni scorsi anche dai messaggi di soddisfazione del governo italiano, con il ringraziamento di Matteo Salvini. “Se serve prendo il primo volo per riportare finalmente in Italia un delinquente condannato all’ergastolo”. Identica soddisfazione dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che da anni si batte per riportare in Italia il latitante rosso.

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