Sterilità maschile: la nuova frontiera? Spermatozoi dalle cellule dell’orecchio

18 Ago 2017 15:32 - di Redazione

Spermatozoi sani ottenuti in laboratorio da cellule dell’orecchio ringiovanite in staminali. Potrebbe essere questa la via per permettere agli uomini colpiti dalla sindrome di Klinefelter, una delle principali cause genetiche di sterilità maschile, di diventare papà grazie alla fecondazione assistita. Utilizzando questo approccio, in uno studio pubblicato su Science, un team di scienziati del Francis Crick Instiute di Londra è riuscito a far nascere dei cuccioli da topi geneticamente sterili. La via per trasferire la tecnica all’uomo è ancora lunga, avvertono gli autori. Un esperimento preliminare sembra promettente, tuttavia rimane molto da fare per perfezionare la metodica e in particolare per eliminare il rischio di tumori.

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I ricercatori hanno ottenuto spermatozoi da topi sterili

«Il nostro approccio ha permesso di ottenere una prole da topi sterili XXY e XYY – afferma Takayuki Hirota del Francis Crick Institute, primo autore del lavoro – Sarà interessante capire se lo stesso sistema potrà essere utilizzato come trattamento anti-infertilità per gli uomini con 3 cromosomi sessuali». In un primo test l’équipe ha verificato che le cellule staminali prodotte da fibroblasti di uomini con sindrome di Klinefelter perdono anche loro il cromosoma sessuale extra. Nonostante questo dato incoraggiante, «è necessaria ancora tanta ricerca prima che la tecnica possa essere usata sull’uomo», puntualizzano gli esperti.

Lo studio sulla sterilità maschile condotto a Londra

«Attualmente non esiste alcun modo per ottenere spermatozoi maturi al di fuori dal corpo – osserva James Turner, a capo del gruppo di ricerca del Francis Crick Institute – Nei nostri esperimenti sui topi dobbiamo iniettare cellule potenzialmente in grado di dare spermatozoi se rimesse all’interno dei testicoli per aiutarne lo sviluppo, ma abbiamo visto che questo in alcuni animali causa tumori. Pertanto, prima di passare nell’uomo, sarà necessario ridurre questo pericolo oppure trovare la maniera di ottenere spermatozoi maturi in provetta».

 

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