Manifesti choc contro l’eutanasia: mi stanno uccidendo di fame e di sete

17 Mar 2017 14:36 - di Redazione

“Mi avevano detto che sarebbe stata una morte degna ma mi stanno uccidendo di fame e di sete”. È la scritta che campeggia sopra la fotografia di una giovane donna malata e ad occhi chiusi. I manifesti fanno parte della nuova campagna di Pro Vita Onlus contro testamento biologico ed eutanasia. Una mobilitazione che vedrà anche il ritorno nelle piazze italiane delle Sentinelle in piedi

“Vogliamo scuotere le coscienze dei parlamentari e sensibilizzare l’opinione pubblica, di cui il legislatore dovrebbe tenere conto, contro il disegno di legge sul testamento biologico. Le iniziative di sensibilizzazione -dice Alessandro Fiore, portavoce di ‘Pro Vita Onlus’- sono molteplici: oltre ai manifesti, abbiamo organizzato flash mob e volantinaggi”.

“Abbiano riscontrato molto interesse per le nostre iniziative – continua – la gente si informa e chiede di sapere. C’è ancora un po’ di ignoranza, soprattutto da parte dei giovani, sulla proposta di legge in tema di Dat, Dichiarazione anticipata di trattamento. Diciamo no all’eutanasia -conclude- e continueremo a sensibilizzare l’opinione pubblica”.

La campagna appare ispirata a quella dei radicali del 2011: maxi-manifesti di 13 metri per 6 in cui compariva in primo piano il volto di un uomo malato terminale che chiedeva “lasciatemi morire in pace”. A sua volta quella campagna riprendeva uno spot australiano per la legalizzazione dell’eutanasia. Se in quel caso il fine vita veniva interpretato come un diritto, per l’associazione pro-vita le pratiche eutanasiche sono soppressione di vita soprattutto nel caso dell’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione al paziente. 

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