Allarmi Ebola e Zika. Oms: ecco come difendersi da virus ed epidemie

1 Apr 2016 11:33 - di Redazione

Le consuegenze del virus Zika sulle donne in gravidanza. I sintomi del contagio da Ebola. La prevenzione, la cura, gli studi epidemiologici, i casi di guarigione, l’analisi sui decessi. L’Oms invita a non abbassare la guardia e ad intervenire sul campo come a lavorare in laboratorio: sulle guarigioni e sui processi – tra riprese e tregue armate – dei virus letali, tra corsi e ricorsi, sempre in agguato.

Zika, lo studio dell’Oms sui Paesi colpiti: bilanci e prospettive

C’è ormai un «consenso scientifico forte» sul fatto che il virus Zika provochi problemi neurologici a partire dalla microcefalia. Lo scrive l’Oms nel suo ultimo bollettino abbandonando per la prima volta la prudenza delle settimane passate, in cui si parlava di «forte sospetto». «Sulla base di studi osservazionali, di coorte e caso-controllo – si legge – c’è un forte consenso scientifico che il virus Zika sia causa di microcefalia, sindrome di Guillain Barrè (Gbs) e altre malattie neurologiche». Secondo il documento 13 Paesi finora hanno riportato un aumento della Gbs, una malattia in cui il sistema immunitario attacca quello nervoso che nella maggior parte dei casi guarisce, mentre il conto di quelli che hanno trovato un aumento anomalo di microcefalia e altre malformazioni fetali sono sei. In particolare in Brasile nelle zone con il virus Zika l’incidenza della microcefalia è risultata 2,8 casi ogni 10.000 nati vivi, mentre in quelle senza è di 0,6 casi ogni 10.000 nati vivi. «Uno studio pubblicato recentemente basato suill’epidemia in Polinesia Francese – ricorda l’Oms – ha stimato il rischio in 95 casi ogni 10.000 donne infette».

Oms, la vaccinazione per contenere i nuovi casi di Ebola in Guinea

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato la vaccinazione contro Ebola di centinaia di persone che possono essere state in contatto con gli otto individui recentemente colpiti dal virus in due prefetture meridionali della Guinea. L’obiettivo è di arginare l’ultima esplosione dei casi ricorrendo ad un vaccino sperimentale già usato in passato. L’ufficio dell’Oms in Guinea riferisce che oltre mille contatti sono stati individuati e posti sotto osservazione medica. Quasi 800 sono stati vaccinati la scorsa settimana, tra cui 182 persone considerate «contatti ad alto rischio». Il vaccino Vsv-Ebov impiegato è «risultato essere altamente efficace» nel prevenire l’infezione Ebola in un ampio studio condotto in Guinea l’anno scorso dal ministero della salute, l’Oms ed agenzie partner; ed è stato usato anche in Sierra Leone per contenere un recente focolaio del virus, come precisato dall’Oms in un comunicato. va ricordato, infine, che l’Oms aveva dichiarato conclusa l’epidemia di Ebola nell’Africa Occidentale lo scorso 14 gennaio con l’interruzione delle catene di contagio in Guinea, Liberia e Sierra Leone, ma aveva esortato a non abbassare la guardia sottolineando il rischio di nuovi casi. Il virus, infatti – per esempio – può restare nello sperma di alcuni sopravvissuti anche fino ad un anno.

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