Putin a muso duro: “Usa e Onu volevano essere soli sul trono d’Europa”

11 Gen 2016 10:52 - di Gabriele Alberti

Putin senza peli sulla lingua. In un’intervista rilasciata alla Bild il leader russo lancia molti spunti di riflessione. Torti altrui e autocritica vanno di pari passo nella disamina delle tensioni europee analizzate durante il colloquo con il giornale nel quale il capo del Cremlino accusa l’Occidente di esacerbare lo stesso terrorismo, fomentando le crisi internazionali. «Voglio coalizione mondiale contro terrorismo», è l’auspicio del Capo Cremlino. «Abbiamo sbagliato tutto: 25 anni fa cadde il muro di Berlino ma altri muri invisibili sono stati spostati nell’Europa dell’Est», inizia la sua analisi delle tensioni in Europa e nel mondo Vladimir Putin. «Non siamo riusciti a superare la divisione dell’Europa, questo ha portato a fraintendimenti reciproci e accuse. Ed è la causa di tutte le crisi».

Putin, Usa e Onu volevano umiliarci

Per quanto riguarda la Russia, secondo Putin “l’errore” che ha portato all’attuale situazione di crisi in Europa è stato quello di «essere arrivati in ritardo. Se avessimo spiegato quali erano i nostri interessi nazionali più chiaramente fin dall’inizio, il mondo sarebbe ancora in equilibrio», sostiene Putin nell’intervista. all’origine di quell’errore c’era una situazione interna molto complicata: «Dopo la caduta dell’Unione Sovietica – ha spiegato – avevamo molti problemi da affrontare per i quali possiamo solo incolpare noi stessi: la crisi economica, il collasso del welfare, il separatismo e gli attacchi terroristici che hanno sconquassato il Paese». Ma di questa situazione Stati Uniti e Onu hanno cercato di approfittare: «La Nato non avrebbe dovuto espandersi a Est. Ma la Nato e gli Usa volevano una vittoria completa sull’Urss, volevano sedersi sul trono dell’Europa da soli. Ora però siedono lì e stiamo parlando di queste crisi che altrimenti non avremmo avuto».

Putin, le sanzioni contro di noi? Il teatro dell’assurdo

Usa e Onu hanno interpretato il diritto internazione a loro uso e consumo, a seconda delle circostanze, spiega Putin. «Se i kosovari hanno il diritto all’autodeterminazione, perché le persone che vivono in Crimea no? È scritto nella carta delle Nazioni Unite che i popoli hanno diritto all’autodeterminazione. Io dico: tutti devono rispettare il diritto internazionale e non cambiarlo ogni volta che si ha voglia di farlo». Quindi, arriva al capitolo più grave, quello delle sanzioni dell’Europa contro la Russia. «Le sanzioni dell’Occidente non sono dirette ad aiutare l’Ucraina ma a contenere geopoliticamente la Russia: sono folli e stanno danneggiando entrambe le parti». Ancora: «La riunione della Crimea alla Russia è stata una cosa giusta e quello che sta facendo l’Unione Europea con le sanzioni è il teatro dell’assurdo»

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