Se stai un’ora al giorno su Fb in un anno “perdi” 3600 euro. Ecco perché

25 Nov 2014 17:39 - di Fortunata Cerri

Trascorrere tempo su Facebook, Google+, Twitter, Linkedin e Instagram è un’opportunità per socializzare, per fare amicizia e allargare la nostra rete sociale, ma ha anche dei costi alti. Lo sanno bene gli italiani che sui social network passano mediamente due ore al giorno.  L’economista Luciano Canova sul sito Lavoce.info  ha monetizzato il “tempo perduto” sui social e la cifra non è da poco: ben 3.650 euro l’anno.

Lo studio

L’Italia, si legge nell’analisi, è uno dei paesi in Europa con la maggiore penetrazione del social network di Menlo Park: il 42 per cento della popolazione ha un profilo attivo, tradotto in numeri assoluti significa 25 milioni e 200mila persone. Per utente attivo si intende una persona che posta più o meno regolarmente sulla piattaforma. Scrive Canova: «Possiamo tranquillamente concludere, sulla base della distribuzione tra i vari mezzi, che una di queste ore sia spesa su Facebook. Quindi 25, 2 milioni di utenti per un’ora al giorno, per 365 è uguale a 9,198 miliardi di ore».

Il costo-opportunità di Facebook

Quanto vale dunque un’ora di tempo di una persona? Canova utilizza qui un salario orario di dieci euro, tenendo conto che ci sono persone il cui costo-ora sarà sicuramente più alto e molti studenti, invece, che di fatto non sono occupati. «In ogni caso – spiega l’economista –  un’ora di tempo ha comunque un valore e la domanda cui siete chiamati a rispondere è: sareste disposti, per dieci euro, a rinunciare a collegarvi a Facebook oggi? Se moltiplichiamo questo salario orario per il numero di ore stimato prima, otteniamo la cifra di 91,98 miliardi di euro annui, in linea con il servizio sul debito pubblico pagato dal nostro Paese nel 2013, che ammontava a 95 miliardi di euro, e con le stime conservative sull’ammontare di evasione fiscale prodotte dal ministero dell’Economia. È chiaro che questa cifra non rappresenta (e non può rappresentare) una sorta di Pil mancato (letteralmente, un valore sottratto), perché è lecito e corretto supporre che anche il tempo passato su Facebook generi, in qualche modo, valore: sia attraverso la creazione e il consolidamento di reti sociali, sia proprio per mezzo dello svolgimento e promozione di attività commerciali o per lo stimolo al consumo indotto dalle pubblicità». Ergo, «posto che l’utente medio passa un’ora al giorno su Facebook e che quell’ora vale circa dieci euro, in un anno il costo-opportunità di utilizzare il social network, a livello individuale, ammonta a circa 3.650 euro». La domanda che a questo punto tutti gli utenti dei social dovrebbero porsi è la seguente: «Il tempo che passiamo su Fb vale questi 3.650 euro all’anno?».

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