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Uovo di Seppia – Milano

Uovo di Seppia – Milano

- di Massimo Valeri - 23 Febbraio 2025 alle 00:01

Uovo di Seppia
Via Amerigo Vespucci, 11 – 20124 Milano
Tel. 375/9108923
Sito Internet: www.uovodiseppiamilano.it

Tipologia: creativa
Prezzi: antipasti 26/32€, primi 28€, secondi 36€, dolci 10/14€
Chiusura: Domenica

OFFERTA
“Nutrire bene le persone”, questo è l’obiettivo ambizioso ma centrato di Pino Cuttaia, chef siciliano che, dopo un primo approdo a Milano nel 2021, cambia location al suo bistrot meneghino portandoci nel modernissimo quartiere di Porta Nuova. Qui ritroviamo i sapori autentici della Sicilia domestica, quella del pranzo della domenica, ma attraverso ricette decisamente contemporanee. Nel menù sono proposti tre percorsi degustazione (da 3, 4 o 5 portate) accanto alla scelta alla carta quasi interamente incentrata sui sapori e sulla tradizione dell’isola. Dopo una splendida entrée dedicata al gesto nazional-popolare per antonomasia, la scarpetta, a base di concentrato di pomodoro e olio EVO del trapanese “U Trappitu”, servito senza posate, ma con l’ottimo pane realizzato in casa, abbiamo scelto come antipasto la parmigiana di melanzane, qui concepita in una variante moderna che presentava una cialda di parmigiano croccante e foglie di basilico con tocchetti di melanzane perfettamente bilanciati con l’eccellente sugo di pomodoro. Altrettanto ben riuscito il primo piatto, Fuori Norma, un’audace rivisitazione della pasta alla Norma di Pino Cuttaia, uno dei suoi signature dish. Qui, la polpa della melanzana siciliana, piccola e lunga, viene soffritta con ricotta e cipolla, inserita nel cannolo di melanzana che viene avvolto dai capelli d’angelo, cotti in acqua e zafferano, e successivamente gratinati. All’uscita viene aggiunta la salsa di pomodoro, guarnita da una generosa spolverata di ricotta salata e foglie di basilico. Tra i secondi abbiamo assaggiato la ricciola in finta brace, un trancio morbido e cotto a puntino in cui la presenza dei carciofi, cotti e passati poi a purea, ha regalato l’effetto olfattivo della brace; l’azzeccatissima spolverata di nero di seppia ha dato quel quid in più al piatto. Più semplice ma altrettanto riuscita l’esecuzione del pesce spatola croccante in salsa cipollata, un piatto cucinato perfettamente, con una panatura di maizena e una frittura leggerissima, sia del pesce sia dei colorati anelli di cipolla, il tutto adagiato su un fondo agrodolce. Le stesse note agrodolci le ritroviamo nella caponata dello chef, qui realizzata con l’aggiunta delle mandorle per dare una nota croccante, tuttavia non così necessaria data la naturale croccantezza delle verdure cotte “al dente”. Non si può concludere un pasto della tradizione siciliana senza cannolo, che anche in questo caso si è rivelata una deliziosa rivisitazione del grande classico: una cialda sottile e croccante a forma di cornucopia farcita di ricotta di alta qualità lavorata finemente. In chiusura un caffè leggermente sottoestratto e non particolarmente aromatico.

AMBIENTE
La nuova location è grande, colorata e dal design contemporaneo. Il color ottanio, che spicca sugli altri toni più delicati del bianco e del ruggine, si accosta perfettamente ai muri grezzi; gli arredi sono curati ed eleganti e salta immediatamente all’occhio un’attenzione particolare all’illuminazione. È presente anche un ampio dehors nel quale i toni del legno regalano, anche all’esterno, un senso di calore e accoglienza.

SERVIZIO
Atmosfera rilassata grazie al personale di sala giovane, cordiale ed estremamente accogliente. Gentilezza e professionalità caratterizzano il servizio; nota di merito al simpatico e preparatissimo sommelier.

Recensione tratta da Milano de La Pecora Nera – ed. 2025 – www.lapecoranera.net

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23 Febbraio 2025 alle 00:01