
Osteria Lagrandissima – Milano
- di Massimo Valeri - 13 Marzo 2025 alle 00:01
Osteria Lagrandissima
Via Ponte Nuovo, 25 – 20128 Milano
Tel. 342/5593532
Sito Internet:
Tipologia: tradizionale
Prezzi: antipasti 6/15€, primi 13/15€, secondi 14/17€, dolci 6/10€
Chiusura: Domenica sera; Lunedì
OFFERTA
“Quasi in campagna” dicono i giovani gestori de Lagrandissima, osteria moderna situata nella periferia nord-est di Milano, a due passi dal suggestivo Naviglio della Martesana. Il locale, aperto da circa tre anni, è luminoso e senza troppi fronzoli; in cucina non manca l’attenzione ai piatti, alla loro preparazione e alla stagionalità delle ottime materie prime. A colpirci è stato subito il menù: semplice ma non banale, con una scelta accurata degli ingredienti e una lista volutamente limitata di proposte che strizzano l’occhio a molte regioni d’Italia, dall’insalata di nervetti, alle polpette di bollito fino alla trippa in rosso. La nostra cena è iniziata con un uovo morbido su una crema di zucca e cubetti di zucca dolce, ricoperto da una generosa spolverata di formaggio duro di capra e zeste di zucca fritta, per un abbinamento piacevole, in cui la dolcezza dell’ortaggio è stata ben contrastata dalla sapidità del formaggio; forse l’unico appunto da fare è l’assenza di una componente croccante che avrebbe bilanciato la consistenza morbida dell’insieme. Il secondo antipasto era una terrina di cappone, faraona e pepe rosa, dal gusto interessante e dal piacevole aroma di pepe rosa: sebbene non troppo asciutte, le carni, a nostro avviso, mancavano, di una salsa di accompagnamento. Ottimo il piatto di tortelli alla carrarina, in cui la sfoglia, rigorosamente fatta in casa, si presentava dello spessore e gusto perfetti, con un ricco ripieno di macinato di manzo, vitello, mortadella ed erbette; sapido al punto giusto il ragù a condimento della pasta anche se, purtroppo, non particolarmente generoso nel dosaggio. Nella porchetta fatta in casa accompagnata da cavolo marinato, scelta come secondo, la carne, tagliata molto alta, cotta e poi ripassata al forno, era troppo grassa; gustosa e croccante, invece, la cotenna. In chiusura abbiamo assaggiato un dolce tipico della pasticceria francese, il Paris-Brest con mousseline alla fava tonka, presentato in una forma diversa dall’originale ciambella di pasta choux, ma di eccellente fattura sia nell’impasto, sia nel gusto che nella cremosità della mousseline dall’intenso aroma di burro. Nota di demerito per il caffè, sottoestratto e visibilmente acquoso.
AMBIENTE
L’arredo è piacevole e informale, con elementi in legno dai colori chiari. All’ingresso spicca un bancone dall’aria vintage che ricorda quelli dei bar di una volta. Molto carina la zona verandata con vista sulla cucina e sul grazioso cortiletto, perfetto per le sere d’estate.
SERVIZIO
L’approccio è sereno e accogliente, condotto in un ambiente che fin da subito si rivela giovane e cortese, ma forse troppo rilassato.
Recensione tratta da Milano de La Pecora Nera – ed. 2025 – www.lapecoranera.net
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