
Chinappi – Roma
- di Raffaella Nocella - 12 Giugno 2025 alle 00:01
Chinappi
Via Augusto Valenziani, 19 – 00187 Roma
Telefono: 06/4819005
Sito Internet: www.chinappi.it
Tipologia: pesce
Prezzi: antipasti 16/36€, primi 20/24€, secondi 25/35€, dolci 9€
Chiusura: Lunedì; Sabato a pranzo
OFFERTA
Dopo oltre un anno e alcune vicissitudini di salute, è tornato finalmente a guidare la sua creatura Stefano Chinappi. Un occhio attento agli approvvigionamenti dell’ottima materia prima, una supervisione dei piatti che escono dalla cucina, un veloce controllo della sala e i risultati non hanno tardato ad arrivare. L’esperienza di quest’anno, infatti, ci parla di una proposta che, per quanto riguarda la cucina di mare, teme pochi confronti in città, sia per la qualità del pesce che per la grande delicatezza nel lavorarlo. Il menù prevede la possibilità di ordinare à la carte oppure scegliere uno dei tre percorsi degustazione da 59, 89 e 109 euro in cui le paste vengono servite come ultimo piatto salato. Eccellenti i due carpacci con cui abbiamo aperto il pasto: di palamita con rafano e ravanello marinato e di spigola con gel di arancia e finocchietto marinato, entrambi perfetti per equilibrio. Strepitoso, poi, il piatto di crudi: dei gamberi gobbetti freschissimi, degli scampi altrettanto buoni e, su tutti, dei gamberi rossi che hanno brillantemente superato la prova della testa. Buono, per proseguire, il polpo rosticciato servito con patate, eccellenti i calamari scottati su crema di patate, tenerissimi al morso. Davvero ricca di telline la bruschetta, che sarebbe stata perfetta con un pane più croccante, ottimo il fragolino servito con datterini gialli. Forse il piatto meno centrato dell’esperienza sono stati i fusilli con ragù di spigola e pomodorini, cotti al chiodo ma leggermente slegati dal saporito condimento. Si risale subito con un’eccellente rivisitazione della crostata ricotta e visciole, qui proposta in una frolla di forma ovaleggiante molto fragrante ripiena di mousse di ricotta di bufala con visciole. Chiusura affidata ad un caffè ben estratto, dalla crema elastica ma non complesso al palato. Ultimo cenno per l’ottimo pane fatto in casa.
AMBIENTE
Il ristorante si sviluppa in un’unica, elegante sala sui torni del bianco, impreziosita da stucchi e lampadari di cristallo rosso, con il grande specchio in fondo a dare profondità all’insieme. I tavoli sono generosamente dimensionati, con il piano in marmo lasciato nudo e una corretta mise en place.
SERVIZIO
Cortese e preciso, con il titolare che simpaticamente rimbrotta camerieri e chef che stanno al gioco.
Recensione tratta da Roma de La Pecora Nera – ed. 2025 – www.lapecoranera.net