OFFERTA
Aperto nei primi mesi del 2018, questo bel locale nasce dall’esperienza di Remigio, enoteca al Tuscolano da noi premiata più volte in questa guida. D’altra parte, che il vino qui sia tenuto in grande considerazione salta subito agli occhi: la carta dei vini è un paradiso per gli appassionati; ordinata per vitigno, contiene tante opzioni naturali di gran livello, proposte a prezzi corretti. Originale pure il menù, suddiviso in tre sezioni – “è quasi fame”, “non è proprio fame” e “è fame, è fame” – per venire incontro all’appetito dei clienti nelle diverse fasi della giornata. Noi abbiamo assaggiato due ottimi taglieri di salumi e formaggi (disponibili in due formati), una buona gravlax di ombrina con misticanza, mirtilli essiccati e salsa all’arancia, una strepitosa tartare di manzo condita con olio, sale e pepe, gli asparagi bardati al prosciutto con zabaione di pecorino e il saporito coccio di cozze e totani con crostini di pane fritto. Sono disponibili pure 3/4 primi piatti, tra i quali abbiamo scelto le buone orecchiette con polpettine al sugo e ricotta salata e le fettuccine integrali agli asparagi e parmigiano, ben fatte ma che avrebbero tratto giovamento dalla presenza di un ingrediente croccante e saporito, come ad esempio del guanciale, a contrasto. Finale affidato al goloso zabaione con lingue di gatto, da preferire alla zuppa inglese troppo compatta; solamente discreto il caffè con cui abbiamo chiuso il pasto.
AMBIENTE
Un ordinato dehor (fatto raro a Roma) protetto da un muretto e da ampi ombrelloni, annuncia il locale che fa bella mostra di sé grazie alle grandi vetrate. Nella sala principale, quella al piano terra, trova spazio un lungo banco e diversi tavoli, per un mood post industriale, mentre al piano interrato ci sono altri tavoli e un calcio balilla a disposizione dei clienti nell’antibagno.
SERVIZIO
Molto preparato e cortese, anche nel gestire tavolate “complicate”.
Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore