Incredibile a Roma: gatto morto in strada, recintato come se fosse una buca

15 Giu 2019 12:22 - di Gigliola Bardi

Nastro giallo, scatolone e un cartello: «Non toccare c’è un gatto morto a disposizione dell’Asl veterinaria, 14 giugno 2019, ore 11.20». Succede a Roma, dove in via Lanciani, a due passi da piazza Bologna, l’area intorno ai cassonetti, oltre che discarica, si è trasformata anche in “pet cemetery” a cielo aperto. Senza che nessuna delle istituzioni cittadine in materia facesse nulla per rimuovere tempestivamente la carcassa del povero animale, che forse è stato investito. Eppure i cittadini le hanno contattate tutte: Asl, vigili, Ama.

Il gatto morto recintato come una buca

A denunciare per primo il caso è stato Leggo, mentre è stato il Messaggero a riferire che sono stati i vigili a recintare il gatto morto «come accade per le buche, i rami a terra, i marciapiedi dissestati, i cassonetti dati alle fiamme». Una soluzione che forse doveva essere d’emergenza, ma dopo la quale ci sono volute altre 24 ore perché si intervenisse davvero. Il gatto, alla fine, è stato portato via solo stamattina. E sì che le segnalazioni dei residenti risalgono a giovedì.

Il rimpallo di responsabilità

«C’è stato un rimpallo di responsabilità tra vigili e Asl, giovedì ho fatto una quindicina di telefonate, mi dicevano che la competenza era di Ama, che l’Asl non era disponibile. Ho telefonato anche al gattile di via della Muratella, ma mi hanno detto che non era di loro competenza», ha raccontato al Messaggero B. Finocchiaro, uno dei residenti che più si sono dati da fare per chiedere una soluzione all’incidente, che, oltre che per il decoro urbano, ha evidenti risvolti igienico-sanitari. Poi, ieri mattina, l’arrivo dei vigili, che aveva fatto sperare in una soluzione. E che invece si è rivelato essere solo l’ennesima presa in giro dei romani.

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