Cultura e politica
Da Guglielmo Marconi a Charlie Kirk: in rassegna ad Atreju le figure che ispirano i conservatori (video)
Nel segno della pluralità culturale e politica, ad Atreju è stato installato un pannello intitolato “Egemonie che ci piacciono”. Come si legge nell’introduzione, ripresa da “La gaia incoscienza” di Nuccio Bovalino, “egemone è il condottiero, colui che dirige la percezione della realtà sociale verso una direzione, fino a determinare la visione predominante”. Tra le personalità che fungono da fonte d’ispirazione per la destra contemporanea figurano Gabriele D’Annunzio per la poesia, l’inventore Guglielmo Marconi per la tecnica, il fisico Ettore Majorana per la scoperta, la scrittrice e magistrata Simone Weil per le radici, la santa Edith Stein per l’amore, il comandante Amedeo Guillet per l’avventura, il regista Pier Paolo Pasolini per la tradizione, l’agente segreto Nicola Calipari per il dovere, Sammy Basso per il coraggio e Charlie Kirk per le idee. Un pantheon di figure che interpreta personalità antiche e moderne come nuove fonti d’ispirazione per i conservatori moderni.
Le “egemonie che ci piacciono” ad Atreju: il pensiero dei conservatori dal passato al presente
Guglielmo Marconi, padre della radio e premio Nobel per la fisica, ha dimostrato che la sua opera scientifica ha unito “ingegno e audacia, trasformanso l’etere in un ponte invisibile”. Come si legge ancora nella descrizione, per il progettista di Bologna era centrale “l’egemonia della tecnica quando essa si fa strumento per l’umanità”. Gabriele D’Annunzio rappresenta invece “quell’attitudine a celebrare la vita in tutte le sue sfaccettature”, ad esempio “pilotando un aereo su Vienna o scrivendo versi che traboccano di bellezza”. Quanto a Ettore Majorana, la sua esistenza ha ispirato “la ricerca del genio silenzioso che mette la conoscenza al servizio della verità, oltre ogni convenienza”. Venendo al tema della legge, Simone Weil rappresenta “pensiero e giustizia, contemplazione e azione concreta. La sua testimonianza invita a cercare una verità che nasce dalla compassione e dal sacrificio”.
Sacralità, avventura e senso del dovere
Sul versante spirituale, Edith Stein ha simboleggiato “un canto d’amore alla verità, vissuto con la dolce fermezza di chi trasforma il dolore in dono”. Per quanto riguarda l’avventura, Amedeo Guillet si è distinto “per la sua profonda conoscenza del mondo arabo e africano”, oltre alla “sua capacità di instaurare relazioni cordiali con le popolazioni locali”. Non manca l’esempio tradizionale di Pier Paolo Pasolini, che ha insegnato “come superare i dogmi e i totem preconfezionati di una società e come arginare il conformismo per riscoprire la bellezza della provocazione”. Nicola Calipari, ucciso dopo aver salvato la giornalista Giuliana Sgrena rapita in Iraq nel 2005, ha giurato “di servire la patria e lo fece fino all’ultimo respiro, mettendo il suo corpo di fronte a un altro”. Tutto questo perché “l’egemonia del dovere appartiene agli uomini coraggiosi che portano fino in fondo la propria missione.
L’importanza del coraggio e dell’amore per le proprie idee
Sammy Basso, attivista italiano affetto da progeria e scomparso il 5 ottobre del 2024, ha simboleggiato “la forza, l’intelligenza e la speranza“. È inoltre riuscito a trasformare “la sua condizione in un messaggio di vita e coraggio”. Alla fine del pannello, c’è la foto di Charlie Kirk, il fondatore di Turning point ucciso il 10 settembre all’università di Orem nello Utah, mentre teneva un dibattito con gli studenti. “Con la forza tranquilla che accompagna chi è pronto al confronto – si legge nella descrizione – ha sostenuto la sua visione del mondo, accettando la sfida del dialogo e il duello della dialettica“.