Finisce male la missione del Pd guidata dalla Boldrini in Cisgiordania: fermati dalla polizia, liberati da Tajani
Politica - di Luca Maurelli - 28 Novembre 2025 alle 16:06
La missione di pace, come per Flotilla, è finita male, se non fosse per le foto messe sui social. Laura Boldrini, Mauro Berruto, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari, Valentina Ghio e Andrea Orlando, la nutrita delegazione del Pd, è rimasta bloccata in Cisgiordania a causa di un blocco stradale effettuato dalle forze israeliane durante un’operazione antiterrorismo. “Siamo partiti dai quartieri palestinesi di Gerusalemme est dove molte famiglie vivono sotto minaccia di espropriazioni e demolizioni delle proprie abitazioni da parte dei coloni e dell’esercito israeliano. Da qui proseguiremo e andremo a visitare altri luoghi dei territori palestinesi occupati”, aveva annunciato la Boldrini sui social.
Boldrini e company bloccati in Cisgiordania
La delegazione ha udito esplosioni e ha abbandonato il van su cui viaggiava. Su richiesta di Tajani, l’ambasciata d’Italia ha allertato Shin Bet e comando militare israeliano per la messa in sicurezza della delegazione, di cui facevano parte Laura Boldrini, Mauro Berruto, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari, Valentina Ghio e Andrea Orlando. I parlamentari sono stati recuperati con due auto dal console generale a Gerusalemme e portati in albergo.
“Eravamo nel villaggio di Hizma, dove abbiamo fatto il cambio del pulmino, a un certo punto abbiamo sentito dei fortissimi botti e abbiamo visto che l’IDF lanciava queste bombe stordenti verso le macchine, le macchine che erano in fila con noi al checkpoint. Il nostro autista è stato molto bravo, ha cambiato subito direzione, quindi ha fatto una manovra a U e siamo andati in una stradina”, ha raccontato a Fanpage.it l’onorevole Laura Boldrini, che però sul “salvataggio” ha dato una versione un po’ diversa di quella della Farnesina: “Siamo andati via col nostro pulmino e siamo arrivati a Gerusalemme. Se non che la Farnesina ha fatto uscire una nota che dice tutt’altro, perché non è vero che noi siamo stati presi, messi sui blindati con qualcuno del Cogat che ci è venuto a prelevare. Non siamo stati prelevati da nessuno, ce ne siamo tornati via col nostro pulmino, abbiamo solo informato il consolato di quello che stava accadendo”.