Regionali, il Pd si arrende ai Cinquestelle: doppia candidatura in Campania e Calabria. Decaro agita la Puglia

Bis in idem per i Cinquestelle. Che si prendono il candidato alle regionali in Campania e quasi certamente anche in Calabria. Dopo il via libera di De Luca a Fico, che passa attraverso il regalo della segreteria regionale del partito al figlio Piero, probabile anche il sì in Calabria per Pasquale Tridico, l’uomo del reddito di cittadinanza. In Puglia esplode la lite tra Antonio Decaro e Francesco Boccia.

La farsa in Campania: un solo candidato al congresso, De Luca jr

In Campania si arriva a una vera e propria farsa. Il ‘ricatto’ di Vincenzo De Luca ad Elly Schlein ha avuto effetto. Il partito cambierà il regolamento e poi farà un congresso veloce, con un unico, solo candidato: il figlio del governatore, Piero. Sconfessata tutta la linea precedente del partito campano, che dovrà digerire a malincuore la cessione manu militari dell’apparato alla famiglia del presidente uscente. De Luca farà anche le liste civiche, perché vuole eleggere consiglieri regionali di fiducia e condizionare il lavoro di Roberto Fico, che sarà il candidato alla sua successione. “Don Vincenzo” non si fermerà qui: due assessorati per lui, uno dei quali di peso e cioè la sanità.

Anche la Calabria ai Cinquestelle

Anche la Calabria, chiamata al voto dopo le dimissioni di Roberto Occhiuto, sta per passare ai Cinquestelle nelle trattative all’interno del centrosinistra. Il nome è quello di Pasquale Tridico, economista ed europarlamentare, già presidente dell’Inps, postazione nella quale realizzò, insieme a Giuseppe Conte, il reddito di cittadinanza. Tridico si è detto, “disponibile a lavorare per la sua regione”. E così i pentastellati fanno il bis portando a casa due candidature di peso.

La lite in Puglia

Peggio va in Puglia, dove Antonio Decaro non ha nessuna intenzione di cedere alle pressioni del partito che vuole candidare l’uscente Michele Emiliano al Consiglio. Tra quelli che sponsorizzano Emiliano, il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, che con Decaro ha avuto un duro scontro. L’europarlamentare non vuole cedere. Mettendo ancora di più in difficoltà Schlein, che è costretta anche a dire no alla candidatura all’assemblea dell’altro ex presidente, Niki Vendola, patrocinato da Avs.

Conte conta, Schlein no

Prendersi due candidature di peso nelle regionali, a prescindere dai risultati, è un successo per Giuseppe Conte, che ormai detta la linea a Schlein. Lo fa benedicendo e assolvendo Matteo Ricci nelle Marche e poi Eugenio Giani in Toscana. E mentre porta a casa due successi continua a invocare le dimissioni di Beppe Sala a Milano. Il centrosinistra sta per diventare giallo.