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Jude Law tra sacro e profano, dopo il Papa per Sorrentino nel suo ultimo film interpreta Putin

Angeli e demoni

Jude Law dal Vaticano al Cremlino sui set del potere assoluto: dopo i panni del Papa, il diavolo veste Putin

L'attore, dall'enigmatico Papa Pio XIII in "The Young Pope" di Sorrentino ai panni di Vladimir Putin ne "Il mago del Cremlino", incarna il passaggio epocale dal potere spirituale al crudo realismo politico, in un ruolo che farà sicuramente discutere

Cronaca - di Giulia Melodia - 5 Luglio 2025 alle 16:25

Dal Vaticano al Cremlino, come dal diavolo all’acqua santa: c’è un filo sottile, eppure robustissimo, che lega le sacre stanze vaticane alle gelide, e ben più prosaiche, aule che affacciano sui corridoi del potere russo. Un filo che, sorprendentemente, ha il volto enigmatico quanto camaleontico di Jude Law. Sì, proprio lui, l’attore britannico che ci aveva incantato (e un po’ scandalizzato) nei panni talari del cardinale Lenny Belardo, il giovane e controverso Papa Pio XIII in “The Young Pope” di Paolo Sorrentino. Un Pontefice che fumava, dubitava, e scuoteva le fondamenta della Chiesa con un’audacia in odore quasi di blasfemia. Un ruolo iconico, che sembrava cucito addosso a un attore ribelle e audace come Jude,. Un interprete capace di miscelare carisma, bellezza e una certa dose di inquietudine (creativa).

Jude Law dal Papa a Putin

Ebbene, dimenticate le mitre e gli incensi. Aspersori e crocifissi. Dimenticate le processioni e le benedizioni: Jude Law ha deciso di fare il grande salto, o forse il grande tuffo, nelle acque torbide della geopolitica contemporanea. Della guerra che semina dolore e sangue. Delle sanzioni, delle alleanze e dei nemici. Il nostro “Giovane Papa” è pronto a vestire i panni di Vladimir Putin nel prossimo film Il mago del Cremlino. Un thriller politico di prossima uscita, diretto da Olivier Assayas, che si preannuncia come un pugno nello stomaco (e forse un grattacapo per qualche cancelleria. E non solo).

L’attore a caccia di segreti e misteri del potere assoluto

Dal “Papa” al “Presidente eterno”, il passo per l’attore è stato breve. Ma il balzo ideologico è siderale. Se con Sorrentino – che aprirà il concorso di Venezia 82, dove parteciperà anche il film su Putin – Law interpretava un leader spirituale, seppur atipico, ora si ritrova a calarsi nella pelle di uno dei personaggi più discussi e potenti del nostro tempo. Un uomo che ha ridefinito (e spesso stravolto) gli equilibri mondiali. L’adattamento, curato dallo stesso Assayas e da Emmanuel Carrère, è tratto dall’omonimo romanzo francese del 2022 di Giuliano da Empoli, un testo che ha già fatto discutere per la sua capacità di scavare nelle dinamiche del potere putiniano.

Un film che obbliga a interrogarsi e che già fa discutere

Accanto a Law, un cast di prim’ordine: Paul Dano, attore poliedrico e sempre convincente. E la splendida Alicia Vikander. Un trio che promette scintille e, chissà, forse anche qualche mal di pancia a chi non ama le rappresentazioni troppo “reali”, o comunque realistiche, di certi personaggi discussi quanto enigmatici. E allora, il passaggio da una veste così spirituale e quasi mistica a un ruolo così terreno, pragmatico e, per molti, controverso, è una scelta audace. Un’ulteriore dimostrazione della versatilità di Law, certo. Ma anche un segnale dei tempi che corrono. Se prima il potere si celava dietro il velo della fede, ora si manifesta nella cruda realtà della politica internazionale, con le sue ombre e le sue zone grigie. I suoi orrori e la sua verità bellica.

Jude Law versione Putin: da brividi comunque tutto

C’è chi già immagina le reazioni. Dalle risate isteriche di chi lo vedrà con il volto del “Papa” mentre impartisce ordini dal Cremlino. Passando per chi, intravvederà in quegli sguardi e nelle parole della sceneggiatura, i brividi di chi percepirà la sottile, e forse inquietante analogia tra due figure così diverse, eppure così simili nel loro esercizio di un potere assoluto e, a tratti, impenetrabile.

Un film che è un’occasione per riflettere

Due estremi che, all’infinito, arrivano a toccarsi? Chissà: quello che è certo già è che Il mago del Cremlino non è solo un film, e non sarà solo un film. Sarà un’occasione per riflettere. Per scandalizzarsi. Per turbarsi e riflettere e ammirare (o detestare) Jude Law in una delle sue trasformazioni più audaci. E mentre il mondo si interroga sulla vera natura del potere, l’attore britannico ci regala un’altra maschera. Forse – anzi, decisamente azzardiamo? – la più scomoda e rivelatrice di tutte quelle fin qui indossate.

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di Giulia Melodia - 5 Luglio 2025