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Zeller-Paglia, è scontro sul Tricolore

Lezione di stile (e di storia)

Tricolore “sgradito” alla sindaca Zeller, l’ira di Paglia (medaglia d’Oro al valore militare): “Oltraggioso. Rispetti gli italiani”

Neo-sindaca nella bufera per aver voltato le spalle a un simbolo nazionale, il Tenente Colonnello sferza: "Un insulto ai caduti!" Non si calpestano i simboli della Patria e il sacrificio di chi si è speso e immolato

Cronaca - di Bianca Conte - 23 Maggio 2025 alle 16:49

Alla neo-sindaca Zeller non bastano scuse e pezze a colori (rigorosamente non a sfumature tricolore). Il recente, increscioso episodio che la vede coinvolta, ha scosso l’opinione pubblica, richiamando l’attenzione sul rispetto dei simboli nazionali e sul valore della memoria storica. Così, tra i tanti a cui la prima cittadina di Merano ha urtato sensibilità e nervi con la sua scelta di non indossare la fascia tricolore durante la cerimonia d’insediamento si aggiunge in queste ore il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Un uomo, un militare, a cui quel gesto che ha provocato una ferma reazione di sdegno e sconcerto.

Zeller snobba il Tricolore, Paglia tuona: «Offesa alla nazione e a chi è morto in suo nome»

Avvocato, già vice-sindaco e ora primo cittadino, la Zeller correva elettoralmente per la Südtiroler Volkspartei (Svp), il partito autonomista di riferimento per la comunità di lingua tedesca in Alto Adige. Eletta con il 57,4% dei voti, ha beneficiato anche dell’appoggio del centrosinistra e del Pd. Eppure, quel gesto di stizza (poi giustificato in qualche modo e per cui ha anche fatto ammenda) ha scatenato perfino reazioni bipartisan. Oltre a polemiche e accuse varie: tra cui quella di vilipendio, sollevata da alcuni esponenti politici e della società civile.

Un dibattito che non accenna a placare le polemiche

E così Merano, città bilingue e crocevia di culture, si è trovata al centro di un dibattito acceso. La neo-eletta sindaca Zeller, durante il suo giuramento, ha deciso di non indossare la fascia tricolore, un simbolo che, per tradizione e legge, rappresenta l’unità nazionale e il legame con le istituzioni della Repubblica Italiana. Tanto che, la motivazione di tale scelta, seppur non esplicitamente dettagliata dal sindaco appena eletto, è stata interpretata da molti come un segnale di distacco verso un emblema fondamentale dello Stato.

Zeller e la replica di Paglia: «Il Tricolore e gli italiani vanno rispettati»

Di più. Specie dopo la reazione più forte e significativa arrivata dal Tenente Colonnello Gianfranco Paglia – figura di spicco nel panorama militare italiano, eroe pluridecorato e Medaglia d’Oro al Valore Militare – che ha espresso con veemenza il suo disappunto. Le sue parole, riportate con forza dai media, non lasciano spazio a interpretazioni: «Il Tricolore e gli italiani vanno rispettati».

Più di un semplice drappo: le parole del Tenente Colonnello

Anzi meglio. Nel dettaglio, come riporta nelle scorse il Tempo, Paglia sottolinea: «Forse alla signora sindaca di Merano che ha rifiutato di indossare il Tricolore è sfuggito un particolare sostanziale. Nel momento in cui riveste ruoli istituzionali Lei rappresenta non solo la propria comunità. Ma è parte stessa di una comunità che in quel Tricolore si riconosce. Forse la signora sindaca non è a conoscenza che per quel drappo uomini e donne hanno lottato e donato la Vita. Quel Tricolore è il simbolo di una Nazione che ha la capacità di rinascere nonostante chi come Lei è abituata a denigrare ciò che rappresenta la propria identità nazionale e per la quale bisogna andare orgogliosi».

«Le consiglio di studiare la storia, almeno quella contemporanea…»

E ancora. «Forse – prosegue Paglia – non ha ancora compreso che le Istituzioni hanno il sacrosanto dovere di essere “esempio” per se stessi. Per la Comunità che rappresenta. E per il Paese che non merita di essere deriso da chi usa il Tricolore o per pulire le targhe commemorative o da chi, come lei, chissà per quale assurdo motivo, rifiuta di indossarlo. Mi creda le scuse servono a molto poco. Gli italiani meritano rispetto. E le consiglio di studiare la storia, almeno quella contemporanea, per capire quanti per quel Tricolore si sono sacrificati, e dinanzi ai quali bisogna solo inginocchiarsi».

Il gesto della neo-sindaca Zeller: per Paglia, non solo un’offesa alla nazione, ma…

Insomma Paglia, ferito nel profondo dal gesto della sindaca, ha definito l’episodio un’offesa non solo alla Nazione, ma soprattutto al sacrificio di coloro che hanno dato la vita per difendere e onorare quel Tricolore. La sua denuncia è un richiamo potente alla memoria storica. Al valore del sangue versato per l’unità e la libertà del Paese. Pertanto, per un uomo che ha rischiato la propria vita in nome di quei principi, la scelta della sindaca Zeller appare come una profonda ingratitudine e un oltraggio alla memoria dei caduti.

E, contestualmente, le parole di Paglia risuonano come un monito per tutti: il rispetto per il Tricolore non è un’opzione. Ma un dovere civico e morale. Ignorare o sminuire questo simbolo, significa mancare di rispetto a chi ha costruito e difeso l’Italia. E minare le fondamenta stesse della nostra identità nazionale.

 

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di Bianca Conte - 23 Maggio 2025