L'aggiornamento
Ucraina, scambio di piani per la pace e la ricostruzione tra Kiev Washington e i leader europei
L’Amministrazione Trump ha presentato agli alleati europei le proposte per il recupero economico dell’Ucraina e la ripresa dei legami economici con la Russia una volta terminato il conflitto: è quanto riporta The Wall Street Journal citando fonti governative statunitensi. Nello specifico, i piani statunitensi includerebbero degli investimenti nella produzione petrolifera russa nell’Artico e nell’estrazione di terre rare, nonché il ripristino del precedente sistema di fornitura di risorse energetiche russe all’Europa e ai mercati globali.
Secondo il Wsj la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe essere realizzata da aziende statunitensi, finanziate con 200 miliardi di dollari di asset russi congelati; stando alle fonti il progetto europeo di utilizzo degli asset esaurirebbero i fondi troppo rapidamente, mentre la strategia statunitense si concentra sull’investimento e la loro crescita. Gli europei avrebbero espresso delle reazioni contrastanti alle proposte: si va dal paragonare i piani della Casa Bianca alle dichiarazioni di Trump sulla trasformazione della Striscia di Gaza in una riviera mediorientale alla citazione della Conferenza di Yalta del 1945, in cui vennero decise le zone di influenza in Europa.
L’ultima versione del piano di pace per l’Ucraina
Fonti di Kiev hanno confermato che Zelenksy ha inviato mercoledì 10 dicembre a Washington l’ultima versione del proprio piano per porre fine alla guerra con Mosca, in risposta alla precedente proposta di pace elaborata dagli Stati Uniti, considerata di fatto inaccettabile dai rappresentanti del Paese invaso nel 2022 perché troppo appianata sulle posizioni del Cremlino.
Un alto funzionario ucraino ha dichiarato ala stampa internazionale che la nuova versione del piano “tiene conto della visione ucraina” e costituisce “una proposta più spinta per una soluzione adeguata a questioni problematiche”. I dettagli specifici del documento non sono stati divulgati in attesa della reazione ufficiale dell’amministrazione statunitense. Parallelamente, il Presidente americano Donald Trump ha suggerito che una soluzione al conflitto potrebbe essere vicina, affermando che “molte persone dicono che la situazione è più vicina che mai” ad essere risolta.
Trump sollecita l’Europa: non vogliamo perdere tempo
Il tycoon ha inoltre rivelato di aver avuto “parole abbastanza forti” durante le interlocuzioni con il Presidente francese Emmanuel Macron, col Primo Ministro britannico Keir Starmer e col Cancelliere tedesco Friedrich Merz, ovvero i principali sponsor della cosiddetta coalizione dei “volenterosi”, fautori di una linea senz’altro più dura di quella di Washington nei confronti di Mosca.
I leader europei avrebbero proposto a Trump un incontro sull’Ucraina in Europa già questo fine settimana, con la potenziale partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trump ha però espresso cautela sulla partecipazione americana, affermando: “Prima di andare a una riunione, ci sono delle cose che vogliamo sapere […] Prenderemo una decisione. Non vogliamo perdere il nostro tempo”. Il Presidente americano ha dato ulteriore prova della sua insofferenza nei confronti di Zelensky, a cui in precedenza aveva rimproverato di non aver letto la proposta di pace americana.
In un tale contesto di alta tensione diplomatica, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha intanto approvato un nuovo disegno di legge sulla spesa per la difesa da 900 miliardi di dollari, che include una serie aiuti militari all’Ucraina.