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L’ambasciatore Giampiero Massolo

Un metodo che funziona

Ucraina, la linea italiana in Europa promossa a pieni voti da Massolo: «Il governo ne è uscito molto bene»

L'ambasciatore analizza punto per punto i risultati conseguiti da Meloni su Kiev e Mercosur e chiarisce che vanno oltre i singoli dossier: riguardano il modo in cui l'Ue vuole consolidarsi, i rapporti con gli Usa e la tutela dei propri cittadini in un mercato globale che cambia

Politica - di Agnese Russo - 20 Dicembre 2025 alle 16:56

La soluzione del debito comune europeo per sostenere l’Ucraina, adottata grazie al pressing dell’Italia, «era la più naturale» e con la sua adozione «l’Europa ha dato prova di esistenza». A spiegarlo è l’ambasciatore Giampiero Massolo, ex segretario generale della Farnesina e senior advisor dell’Ispi, sottolineando che «il governo ne è uscito molto bene».

Col debito comune l’Ue ha evitato le «acque sconosciute e rischiose» degli asset russi

Intervistato dal Tempo, Massolo ha avvertito sui rischi che si sarebbero corsi se avesse prevalso la volontà della Germania di utilizzare gli asset russi, una decisione che avrebbe comportato «l’ingresso in acque sconosciute che avrebbero esposto i nostri Stati membri a controversie giuridiche e richieste di risarcimento molto ingenti». Invece, «l’Europa al momento opportuno si è compattata e ha dimostrato che continua a sostenere l’Ucraina, facendo la propria parte, “comprando tempo” in favore di Kiev affinché non sia costretta a cedere in favore di una soluzione che premi l’invasore».

L’Italia ha dimostrato che «con la volontà politica le soluzioni in Europa si trovano»

Ma l’ambasciatore si è soffermato anche su «un altro dato rilevante: quando emerge la volontà politica, evidentemente le soluzioni in Europa si trovano». Un merito anche dell’Italia e del suo governo che dal vertice «è uscito molto bene, perché da sempre, non solo nelle ultime ore, aveva espresso dubbi sulla praticabilità dell’utilizzo degli asset russi. E siccome l’asse Germania-frugali è dovuto scendere a più miti consigli, è prevedibile che l’impostazione di Italia e Francia sul finanziamento delle attività comuni avrà più vigore nel futuro». Dunque, l’azione italiana è andata oltre il dossier puntale, per quanto di primissimo rilievo, e indicato un metodo per il futuro dell’Ue, dando continuità a quanto era già avvenuto con il Next Generation EU e il programma Safe, ma che in questo snodo cruciale rischiava di finire nel dimenticatoio.

Un altro «risultato importante di Giorgia Meloni»: evitare la spaccatura tra Ue e Usa

E, ancora, «un altro punto, Giorgia Meloni in particolare ha avuto un risultato importante: Donald Trump non vedeva l’impiego di questi beni congelati nella fase attuale a conflitto ancora aperto, ma lo concepisce come leva da usare nei confronti di Putin nell’ambito di un assetto più complessivo. In Europa invece si guardava all’utilizzo immediato di questi asset. La posizione italiana, che mi pare abbia assunto un ruolo di mediazione, ha evitato una spaccatura tra Europa e Stati Uniti».

Anche sul Mercosur l’Europa ha imboccato la strada giusta grazie all’Italia

Infine, Pietro De Leo che firma l’intervista ha rivolto a Massolo una domanda anche sul Mercosur, l’altro dossier di primo piano su cui in questi giorni si è affermata la linea Meloni. Anche in questo caso dall’ambasciatore è arrivata una promozione della linea diplomatica italiana, che a suo avviso non solo porterà alle correzioni richieste a tutela degli agricoltori, ma anche in questo caso segna una linea di metodo. «Per l’Ue è inevitabile, man mano che si chiudono alcuni mercati, aprire la strada verso altri. Ma – ha avvertito Massolo – ciò si può fare in condizioni di reciprocità e non a danno di categorie produttive. Quindi c’è bisogno di garanzie necessarie affinché l’accordo non abbia un effetto boomerang. Sono stati fatti dei progressi, ma evidentemente ne servono ancora altri e non saranno necessarie molte settimane ulteriori».

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di Agnese Russo - 20 Dicembre 2025