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Silvia Salis in versione Boldrini: da “doge” a “doghessa” di Genova. Il cambio al femminile dopo 686 anni…

La farsa di sinistra

Silvia Salis in versione Boldrini: da “doge” a “doghessa” di Genova. Il cambio al femminile dopo 686 anni…

Politica - di Monica Pucci - 21 Dicembre 2025 alle 17:50

Da Doge di Genova, come da secolare tradizione, a “Doghessa”, come da teoria “boldriniana” sui cambi di appellativi al femminile per qualsiasi carica pubblica o privata. La sindaca Silvia Salis ha introdotto la novità, dopo 686 anni, nel tradizionale scambio di auguri tra l’abate del popolo e il doge di Genova nella rievocazione storica della cerimonia del Confuego, che si svolge il sabato immediatamente precedente il Natale e che consiste nell’ardere un ceppo di alloro sulla piazza della città. Come racconta oggi l’edizione genovese di “Repubblica”, lo scambio di convenevoli della cerimonia si è svolto in questi termini, in stretto dialetto: “Ben trovâ madònna ra Duxessa”, “Ben trovata, signora Doghessa”, le si è rivolto l’abate.  La sindaca Salis, secondo il copione tradizionale, ha risposto “Ben vegnuo Messê l’Abbòu”, ovvero “Benvenuto, signor Abate”. Lo scambio delle due frasi risale al 1339, quando la massima carica della Repubblica di Genova era il doge, per rendergli omaggio.

Lo scambio dei saluti era già parzialmente modificato quando Genova ebbe la prima sindaca, Marta Vincenzi, ma rimase l’espressione “Duxe”, doge, al maschile, preceduto da “madamma”, signora, insomma l’abate si era rivolto alla Vincenzi chiamandola “signora Doge”. Per il primo Confuoco da sindaca, Silvia Salis, ha chiesto che fosse modificato il titolo in “doghessa”.

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