Il 'dopo Trump"
Rottura Usa-Ue, Kallas frena: “Restano il nostro principale alleato, opinioni diversi ma dobbiamo rimanere uniti”
“Gli Stati Uniti sono ancora il nostro principale alleato, penso che non abbiamo sempre la stessa opinione su diverse questioni, ma penso che i principi generali rimangono. Siamo i più grandi alleati e dobbiamo rimanere uniti”. Parole chiare quelle di Kaja Kallas, Alta rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e di sicurezza, a spazzare il campo dalla lettura della Casa Bianca pronta a scaricare l’Europa. A margine di Doha Forum Kallas risponde senza indugi alla domanda sulla nuova strategia statunitense per la sicurezza nazionale Usa che bacchetta gli alleati europei. Nel segno dell’America First, Donald Trump ha lanciato la sua provocazione “Se l’Europa non cambia rischia la cancellazione”.
Kallas: gli Usa restano ancora il nostro principale alleato
“Certo ci sono molte critiche, ma credo che alcune cose siano vere”, ha aggiunto riferendosi al contenuto del documento statunitense. Gli Usa restano storicamente il più grande alleato del Vecchio Continente, la diversità di approcci e soluzioni non modificano “il principio generale”. Chiaro anche il monito che frena le fughe in avanti di alcuni partner europei. “Dovremmo restare uniti”.
Utilizzo degli asset russi congelati, la discussione è aperta
I riflettori anche sul dossier Ucraina e l’uso degli asset russi congelati per sostenere Keiv. “Le discussioni sono in corso”, dice l’Alta rappresentante Ue per gli esteri e la sicurezza a proposito dell’opposizione del Belgio. “La leva dell’Ue su Mosca è economica. Le guerre finiscono anche quando l’aggressore rimane senza denaro per finanziarle. Vediamo che l’economia” russa “non sta andando bene, vediamo che il loro fondo nazionale è quasi completamente esaurito. Non hanno più gli stessi introiti da petrolio e gas a causa delle sanzioni. E anche le sanzioni sulla flotta ombra li stanno colpendo duramente”.
Mosca continua con richieste assurde, non dobbiamo cadere nella trappola
Nessuna sorpresa sulla tattica negoziale russa. “Questo è il loro modo di agire. Avanzano sempre richieste, richieste del tutto assurde. In questo momento, per esempio, chiedono territori che non sono riusciti a conquistare militarmente in 11 anni”, ha detto Kallas al Forum di Doha. “Non dobbiamo cadere nelle trappole. E dobbiamo concentrarci su ciò che stiamo facendo: aiutare l’Ucraina a difendersi, e fare pressione sulla Russia con le sanzioni affinché smetta di fingere di negoziare e arrivi al punto in cui sarà costretta a negoziare davvero”