L'intervista
Più libri più liberi, Osho: “Se Zerocalcare non era famoso andava pure se c’era Goebbels. Vedo più negazione della libertà a sinistra”
Zerocalcare all’ultimo ha dato forfait: non sarà a ‘Più libri più liberi’, la fiera della piccola e media editoria a Roma in questi giorni. Il motivo? Non vuole “mischiarsi con i nazisti” che espongono nello stand di “Passaggio al Bosco”. La casa editrice fiorentina – sostiene – “si basa in larga parte sull’esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita”. La notizia c’è tutta, sull’onda della levata di scudi (rispedita al mittente dall’Aia) dell’intelligenza progressista che pretendeva la messa al bando della casa editrice fiorentina. E Federico Palmaroli, in arte Osho, non ha resistito a un commento impertinente e velenoso, come nel suo stile goliardico. Non una vignetta dedicata a Michele Rech ma un post piazzato sui social che si è fatto notare. “Se Zerocalacare non era già ricco e famoso, a “Più libri più liberi” c’annava pure se c’era Goebbels”. Una bella frecciata da parte del vignettista romano che firma la pagina satirica “Le più belle frasi di Osho”.
Quindi se fosse stato alle prime armi non avrebbe fatto tanto il difficile? Sarebbe andato anche a una rassegna hitleriana?
Premetto che lo adoro, come tanti anche a destra. Artisticamente mi piace anche se la provenienza politica è un’altra dalla mia. E veniamo al forfait. Secondo me c’è un precedente, la non partecipazione a Lucca Comics nel 2023, è un atteggiamento che non trovo rispettoso verso chi si sposta per venirti a sentire. Quello che volevo dire con il post è che Zerocalcare ha una forza anche contrattuale e artistica per cui si può permettere di non partecipare. Se si fosse trattato di un vignettista non così famoso, uno che deve ancora emergere e che deve guadagnare sui libri, non avrebbe fatto tanto il sofisticato. Anche perché la casa editrice che ha preso lo spazio stand ti può dire ‘ora vai senza fare capricci’.
Che idea si è fatto di questo can can contro la casa editrice Passaggio al Bosco da parte di chi si sente depositario del bene e del giusto?
Intanto è sbagliato dire che viene ospitata dalla fiera, perché paga l’affitto dello stand quindi non è un’ospitata. Poi stiamo parlando di libri che, al di là dei contenuti, puoi scegliere di leggere o di non leggere, di comprare o non comprare.
Il punto è che avrebbero titoli intrisi di elementi fascisti e nazisti, questa è l’accusa
Negli ultimi tempi vedo più episodi di fascismo e di negazione della libertà a sinistra. E ne hanno fatto le spese anche personaggi della loro parte, penso a Emanuele Fiano,
Che è tra i promotori della lettera che chiede di tenere fuori da Più Libri, più liberi. Lui che è stato spesso vittima di discriminazioni
Questo è un bel paradosso. Poi non vedo sinceramente questo pericolo fascista. Faccio notare che le manifestazioni di organizzazioni come CasaPound e Forza Nuova, che non sono certo vicine al governo, si svolgono senza incidenti. Dall’altra parte ci sono quelli che gravitano intorno ad Avs che scendono in piazza e scatenano la guerriglia. Se un giorno il campo largo dovesse vincere le elezioni raccoglierebbero voti anche da chi manifesta in piazza per fare casino. Allora chiedo è più pericoloso un libro in uno stand o questa roba?
Tornando alla casa editrice di destra “processata”, ha un catalogo di oltre 300 titoli e 20 collane, spesso ripropone opere di argomenti controversi già pubblicate da grandi editori
Il racconto non può rientrare nell’apologia di reato. Allora chiedo: una casa editrice che pubblica la storia di un brigatista rosso non ha diritto di esporre? Credo che tutto questo polverone non sarebbe successo se Fratelli d’Italia fosse all’opposizione, ci sarebbe stata più tolleranza. Questa operazione è chiaramente architettata per andare contro il governo.
Le ha partecipato a “Più Libri più liberi”, come è andata?
Ho partecipato a un panel sulla satira da Petrolini fino alla mia presso lo stand della Regione Lazio. Sabato mattina, invece, prenderò parte alla presentazione del libro di Settimelli su Marinetti e nel pomeriggio presenterò il mio ultimo libro nella stand della Rai.
Fresco di stampa…
Sì è la mia consueta raccolta annuale di vignette intitolata “Avuanagana. Cronaca surreale di un mondo reale”, edita da Rai libri. C’è la mia produzione del 2025 fino a ottobre e anche opere inedite.
Anche quest’anno salirà sul palco di Atreju. Ormai una presenza ‘fissa. Si sente proprio a casa…
Per me è ormai un appuntamento annuale irrinunciabile.
Lei non si fa tanti problemi come Elly Schlein
Andrò anche perché sono poco prima dell’intervento della premier Meloni. Cercherò di andare per le lunghe il più possibile per rubarle la scena. Scherzi a parte è una bella festa, dove sono rappresentare tutte le forze politiche. La location di Castel Sant’Angelo poi è imbattibile.