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Macron Putin

Il dietrofront

Macron adesso vuole chiamare Putin: ecco perché il presidente francese ci ha ripensato

Prima voleva addirittura fargli la guerra da terra, oggi il capo dell'Eliseo tenta di recitare un ruolo improbabile da primadonna: l'Europa gli risponde a tono

Esteri - di Stefania Davide - 22 Dicembre 2025 alle 17:24

Per quasi quattro anni è stato il più oltranzista tra i leader europei a difendere l’Ucraina, arrivando addirittura a ipotizzare una guerra a terra, con i soldati europei, contro la Russia. Oggi Emanuel Macron, che in Francia è meno amato di Materazzi, fa dietrofront e invita al dialogo con Mosca. L’Europa dice si, ma gli ricorda che la diplomazia è una cosa seria e non un’improvvisazione.

Le parole di Macron

Macron aveva detto che, “in prospettiva di una pace in Ucraina è utile tornare a parlare con Putin”. Ricevendo risposte garbate e intelligenti nelle quali gli si ricorda che si, è utile anche parlare con Putin, ma con un canale europeo e condiviso e non come iniziativa personale.

Antonio Tajani, nostro ministro degli esteri, è stato abbastanza chiaro: “”Va certamente bene riaprire un canale di comunicazione, ma il canale deve essere europeo: non può essere solo di un solo Paese. La cosa rilevante è che Putin torni a parlare con l’intera Europa”, anticipando ciò che ha detto poi ufficialmente l’Unione Europea attraverso una portavoce: “Restiamo in coordinamento con i singoli Paesi membri sui loro eventuali contatti bilaterali con la Russia “per una pace giusta e duratura e accogliamo gli sforzi per la pace che devono coinvolgere tutti gli stati membri”. Un modo elegante per dire a Monsieur Emanuel: l’Europa non è Parigi.

Un po’ Chauvin, un po’ Asterix

Un po’ Chauvin, il personaggio leggendario e forse mai esistito a cui si deve lo sciovinismo, un po’ Asterix, Macron, che tra un anno e mezzo lascerà l’Eliseo, vorrebbe scrivere da solo la storia. A volte in maniera anche drammatica com’è accaduto tempo fa.

La guerra di Russia e Napoleone

Immemore della disfatta del più grande generale e politico francese della storia, proprio in Russia, Macron aveva proposto di mandare a Kiev addirittura i militari di ogni singolo Paese. Ricevendo ovviamente il dissenso ragionevole del resto della comunità continentale. Altro che pace, sarebbe stata benzina sul fuoco ed avrebbe portato il conflitto a livello planetario.

L’Europa non è Macron

La risposta di Tajani e dell’Ue è servita per ricordare a Macron che l’Europa non è lui e nemmeno la Francia ma un insieme di Paesi che hanno eguale dignità. Le sue insopportabili fughe in avanti nascondono il desiderio di mettere la polvere sotto il tappeto per tutto quello che sta succedendo in patria. Governi che durano sei mesi, il suo gradimento pari a una percentuale infima, i francesi che da tempo non lo amano per usare un eufemismo. Altro che grandeur, monsieur le president.

 

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