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I soliti noti

L’intolleranza antifascista colpisce ancora: l’appello degli intellettuali contro “Passaggio al Bosco”

La solita solfa demagogica confonde la libertà di pensiero con l'apologia, ripetendo un vecchio e stantio refrain. Ma la nota degli editori gela gli intolleranti: Passaggio al Bosco non sarà escluso da 'Più libri più liberi'

Politica - di Paolo Cortese - 2 Dicembre 2025 alle 16:08

Se qualcuno potesse resuscitare Leonardo Sciascia e Pierpaolo Pasolini ed entrambi vedessero cosa accade in Italia sul ritorno dell’intolleranza antifascista è assai probabile che i due più grandi intellettuali del nostro dopoguerra chiederebbero di morire ancora. Da Zerocalcare ad Alessandro Barbero arriva l’ennesimo, stantio appello contro una casa editrice, “Passaggio al bosco”, accusata di apologia.

L’appello dei soliti noti

E’, come sempre, Repubblica, ad ospitare la lettera firmata da oltre ottanta autrici, autori ed editori – tra cui Alessandro Barbero , Antonio Scurati, Zerocalcare, Anna Foa, Domenico Starnone, Christian Raimo, Caparezza e Stefano Feltri – in cui si  chiede all’AIE chiarimenti sulla scelta di accogliere uno stand che promuove testi apologetici del fascismo.

Nel documento, i firmatari contestano un catalogo che esalta figure come Leon Degrelle, fondatore della divisione vallona delle Waffen SS, e volontari delle brigate nere descritti come protagonisti di un’“eroica resistenza degli ultimi fascisti”. Una proposta editoriale che, sostengono, non ha natura di ricerca storica ma si configura come legittimazione ideologica di esperienze violente e antisemite.

Buttiamo fuori anche Celine?

Separare il giudizio etico su chi scrive da cosa scrive è uno dei principi fondamentali. Louis Ferdinand Celine era un misantropo, antisionista, ma qualcuno potrebbe negare forse che “Viaggio al termine della notte” è uno dei capolavori del Novecento? Persino Jean Paul Sartre, ne “La Nausea”, lo cita, nella introduzione. E cita solo una frase di Celine.

A guadagnare sul fascismo sono rimasti loro

Ottant’anni dopo la sua fine il fascismo non è stato ancora storicizzato. Ma a guadagnarci economicamente e come visibilità è proprio gente come Scurati, che del suo “M” ne ha fatto un bestseller e una fiction. E non si tratta certo di lavori storici autorevoli come quelli di Renzo De Felice, Dennis Mack Smith, solo per citare i più conosciuti. Che certo fascisti non erano e che non cercavano facile pubblicità. Dare la caccia ai fantasmi in fondo è ancora una pratica redditizia.

Aie: “La casa editrice resta a ‘Più libri più liberi'”

“L’editore Passaggio al Bosco non sarà escluso da ‘Più libri più liberi’. Lo chiarisce il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Innocenzo Cipolletta, rispondendo con una nota all’appello pubblico di autori ed editori che contestano la presenza della casa editrice  La ragione, spiega Cipolletta, risiede nei criteri di ammissione: l’editore ha sottoscritto, come tutti gli altri, un contratto che esplicita “l’impegno ad aderire a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana”. “

 

 

 

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di Paolo Cortese - 2 Dicembre 2025