Avanzamento scientifico
L’esperimento giapponese sui terremoti: l’Agenzia nazionale per i disastri azzarda una previsione sulla prossima scossa
Il numero di feriti nel terremoto di magnitudo 7,5 di due giorni fa in Giappone è salito a 51. Ad annunciarlo sono state le autorità nazionali, avvertendo che una scossa ancora più forte potrebbe verificarsi nei prossimi giorni. Il primo sisma è iniziato lunedì sera al largo della costa della regione settentrionale di Aomori, scuotendo edifici, distruggendo strade, rompendo finestre e innescando onde alte fino a 70 centimetri. E così, l’Agenzia nazionale per la gestione degli incendi e dei disastri ha affermato che il bilancio dei feriti è variato, in aumento rispetto ai 30 inizialmente segnalati dal primo ministro martedì. Nel frattempo, l’ Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha pubblicato una notizia rara ed eccezionale, avvisando che un altro terremoto di entità simile o maggiore è possibile nel giro di un’altra settimana.
Terremoto in Giappone, l’Agenzia per il meteo prevede la prossima scossa
“A causa di questo terremoto, si ritiene che la probabilità relativa di un nuovo terremoto di grandi dimensioni sia aumentata rispetto ai periodi normali nella zona”, ha ricordato per la seconda volta Jma. “Se in futuro si verificasse un terremoto di grandi dimensioni, esiste la possibilità che un enorme tsunami raggiunga la zona o che si verifichino forti scosse”. Secondo i media locali, l’Agenzia ha anche stimato la probabilità a circa una su 100 per i successivi sette giorni. L’avviso riguarda l’area di Sanriku, sulla punta nord-orientale dell’isola principale del Giappone, Honshu e l’isola settentrionale di Hokkaido, affacciata sul Pacifico.
Nell’agosto 2024, la Jma aveva emesso il suo primo avviso speciale per la metà meridionale della costa pacifica del Giappone, avvertendo di un possibile “megaterremoto” lungo la Fossa di Nankai. La fossa sottomarina di 800 chilometri è il punto in cui la placca tettonica oceanica del Mar delle Filippine sta “subducendo”, o scivolando lentamente, sotto la placca continentale su cui si trova il Giappone. Il governo ha spiegato che un terremoto nella Fossa di Nankai e il successivo tsunami potrebbero uccidere fino a 298.000 persone e causare danni fino a 2.000 miliardi di dollari. In conclusione, l’Agenzia meteorologica nazionale ha revocato l’avviso dello scorso anno dopo una settimana, ma questo ha comunque portato ad acquisti compulsivi di beni di prima necessità, come il riso, spingendo i turisti a cancellare le prenotazioni alberghiere.