Tutte le misure
Le politiche del governo Meloni per l’infanzia: il bilancio di tre anni di impegno concreto
Forte il sostegno alla genitorialità con misure che stanno cambiando il modo di vivere delle famiglie e dei più piccoli
Un impegno concreto e fattivo che segna una svolta rispetto al passato. Ciò che è stato fatto in questi tre anni di governo Meloni per l’infanzia ha pochi precedenti rispetto al passato. Tante le cose fatte .
Gli interventi per i bambini e gli adolescenti
Forte il sostegno alla genitorialità. Investimenti significativi, con 800 milioni di euro destinati alla costruzione di nuovi asili, con l’obiettivo di raggiungere una copertura più ampia, specialmente nelle aree svantaggiate, anche se ci sono state polemiche su obiettivi territoriali più bassi rispetto alle aspettative.
C’è stato poi un ampliamento del congedo parentale, con l’aggiunta di un mese retribuito all’80% e un ulteriore mese retribuito al 60%, utilizzabili da entrambi i genitori entro i 6 anni del bambino, per sostenere le famiglie lavoratrici.
La Premier Meloni ha istituito un tavolo di lavoro permanente a Palazzo Chigi su infanzia e adolescenza per coordinare le politiche tra i vari ministeri e istituzioni, con l’obiettivo di “ridare centralità a ragazzi e famiglie.
La lotta all’emarginazione nei quartieri fragili
Attraverso il “Decreto Caivano” (D.L. 123/2023), sono state introdotte misure per il contrasto al disagio giovanile e la promozione della sicurezza, con un focus sui servizi sociali territoriali. Un decreto che consente di intervenire a tutela degli adolescenti nelle aree più fragili, approvato dopo lo stupro delle bambine avvenuto proprio nel parco di Caivano nel napoletano.
Il bonus cultura e gli altri privilegi
Il governo ha sostituito la precedente “18app” con due nuove carte cumulabili per i diciottenni, attive dal 2024. Due le misure: Carta Cultura Giovani: Assegna 500€ ai residenti in Italia che compiono 18 anni, con un ISEE familiare non superiore a 35.000 euro. Carta del Merito: Assegna 500€ ai ragazzi che conseguono il diploma con il massimo dei voti (100 o 100 e lode) entro i 19 anni di età, indipendentemente dal reddito familiare.
Nel prossimo futuro altre misure
Anche figure intellettualmente di sinistra come Maria Rita Parsi, la grande psicoterapeuta e scrittrice, hanno riconosciuto le cose buone fatte dal governo di centrodestra per l’infanzia. Nel prossimo futuro previsti ulteriori investimenti e particolare attenzione alla lotta alla pedofilia e agli abusi sessuali.