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Askatasuna

Dopo lo sgombero

Le pesanti minacce di Askatasuna: “Trasformeremo Torino nella nuova Val di Susa”. Oggi la manifestazione

Centinaia di agenti anti sommossa pronti a difendere il capoluogo piemontese dagli assalti dei centri sociali

Politica - di Paolo Desideri - 20 Dicembre 2025 alle 14:15

Trasformare Torino in una nuova Val di Susa. Questa è la minaccia di Askatasuna, dopo lo sgombero, mentre oggi si terrà la manifestazione di protesta, con centinaia di agenti anti sommossa pronti a presidiare il capoluogo piemontese.

Le minacce

Come riporta La Stampa, la strategia è di Askatasuna è “quella del logoramento, appunto. Assalto dopo assalto, pietra dopo pietra, scontro dopo scontro. E applicarla alla battaglia sulla struttura, riferimento italiano di autonomia operaia, sgomberata l’altro ieri mattina all’alba dopo 29 anni di occupazione. La cui eredità – pare di capire – sarà la lotta. Lo si deduce – anche qui senza particolari esegesi – dal messaggio veicolato ieri mattina dai collettivi legati ad Aska sui social: “Niente sarà più come prima, il campo è stato tracciato, chi con noi continua a volere un presente e un futuro diversi sa che la partita non è finita, ma solo iniziata”. Il post è a corredo dell’annuncio di una manifestazione di solidarietà sul cui scontato innalzamento della tensione scommettono in molti anche tra gli investigatori. Scritte al Campus Einaudi, sede di diverse facoltà umanistiche, agitano la vigilia: “Più sbirri morti”.

La manifestazione di oggi

Appuntamento davanti al simbolo dell’Università, Palazzo Nuovo, alle 14,30. In un raggio di poche centinaia di metri si disegnano i tre possibili obiettivi principali nell’ipotesi di scontri e disordini: la Questura, il Comune di Torino, la Prefettura.

La manifestazione indetta a livello cittadino non è autorizzata, ma è previsto l’arrivo in città di attivisti provenienti da Genova, Bologna, Milano, dalla Lombardia e dal Nord-Est. Troveranno circa 500 tra poliziotti del reparto mobile e carabinieri.

Dissenso “violento”, secondo una serie di inchieste della procura di Torino e della Digos. Pianificato, sistematicamente organizzato, concepito «sempre con l’obiettivo di innalzare il livello dello scontro e della tensione facendo degenerare manifestazioni pubbliche in atti di violenza. Oggi la manifestazione ci dirà tante cose.

 

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di Paolo Desideri - 20 Dicembre 2025