Il commento
Le accuse di Trump alla Ue non sono più gravi del fango che la sinistra europea getta sull’Italia
Il nuovo piano sulla sicurezza nazionale di Trump tratta in modo irrispettoso l’Unione europea, e questo ha scosso gli animi di tutti i grandi editorialisti italiani (poverini). Tutti sono rimasti feriti nell’orgoglio: toccagli tutto ma non l’Ue. L’irriguardoso dito americano nelle ragguardevoli piaghe europee, infatti, ha fatto scendere in campo tutti gli intellettuali con i loro bei discorsi pieni di retorica e romanticismo. Tutto molto bello, quasi commovente: fa sempre piacere vedere un po’ di sano sovranismo. Mi chiedo però come mai questo amor proprio venga alla luce solo quando le interferenze indebite riguardano la loro cara macchina europea. In questo caso tutti col petto in fuori a rispedire al mittente le critiche degli americani che non si devono permettere di mettere il becco nei nostri affari. Ma solo perché alla Casa Bianca c’è quella canaglia di Trump. Quando ci sono i democratici al potere le invasioni di campo si trasformano magicamente in utili consigli. Di più: quando il naso altrui viene ficcato per gettare discredito sulla nostra Nazione, nulla quaestio se governa la destra. Infatti, se i tentativi di delegittimazione da parte degli USA non avessero riguardato la Ue nel suo complesso ma singoli Stati come l’Italia di Meloni (impossibile data la grande stima di Trump per lei), o l’Ungheria di Orban, o la Slovacchia di Fico, beh, allora in quel caso sarebbe stato un puntuale avallo che in questi Paesi governano i fascisti. Si dirà che però questa volta è diverso perché Trump indebolisce l’Ue strizzando l’occhio a Putin, e lo fa nel momento più delicato per le sorti dell’Ucraina. Può essere, e infatti chi scrive rigetta il modo e il contesto nel quale sono state fatte queste critiche all’Unione europea. Nonostante molte siano sicuramente pertinenti. Ma rivendicare la propria sovranità e mostrare un po’ di amor proprio sono atteggiamenti che dovrebbero essere sempre fatti valere quando ci toccano qualcosa che è a noi caro. Tra queste ci dovrebbe essere anche la nostra Nazione, anche quando governa la destra. Noi siamo sempre stati coerenti con questo, le intromissioni le abbiamo sempre rispedite al mittente, da qualsiasi pulpito arrivassero. E lo facciamo anche questa volta. Consapevoli che strappare con gli Stati Uniti dividendo l’occidente non è la soluzione ai nostri problemi. L’unica strada da percorrere è diventare il più autonomi possibile sul piano della difesa, perché alleati lo si rimane nella misura in cui ci si può permettere di tenere sempre la testa alta, altrimenti prima o poi è inevitabile diventare sudditi.