Avvio a gennario 2026
Lavoro, nasce l’Osservatorio sull’Intelligenza artificiale. Calderone: “Non decidono gli algoritmi ma le persone”
Il Ministro presiederà l'organismo pensato come una cabina di regia permanente e che rappresenta la risposta italiana all'AI Act. A capo della commissione etica ci sarà Padre Benanti
Nasce l’Osservatorio sull’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro. Con la firma del decreto ministeriale previsto dalla legge n. 132 del 2025, che recepisce l’AI Act europeo, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali istituisce ufficialmente l‘Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, la prima cabina di regia pubblico-sociale dedicata a monitorare e governare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale su occupazione, competenze, diritti e condizioni di lavoro. L’Osservatorio rappresenta la risposta italiana all’AI Act nel contesto lavorativo e traduce in strumenti concreti i principi affermati dal G7 Lavoro di Cagliari e confermati dal G7 di Kananaskis, puntando su una governance pubblica e partecipata della trasformazione tecnologica.
Calderone: Osservatorio luogo aperto di confronto
Nel presentare l’iniziativa il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone ha spiegato che “Abbiamo scelto di costruire l’Osservatorio come una cabina di regia, un luogo aperto e stabile di confronto in cui istituzioni, parti sociali ed esperti lavorano insieme per governare il cambiamento e supportare le decisioni pubbliche Non vogliamo che siano gli algoritmi a decidere il destino delle persone. Le decisioni sul lavoro devono restare umane, responsabili e verificabili”.
Osservatorio riunisce istituzioni autorità e parti sociali
Presieduto dal ministro del Lavoro, l’Osservatorio riunisce istituzioni, autorità, parti sociali ed esperti ed è articolato in un comitato di indirizzo, una commissione etica, una consulta delle parti sociali e quattro comitati tecnico-scientifici tematici. Tra le sue funzioni principali figurano la definizione della strategia nazionale sull’Intelligenza artificiale nel lavoro, il monitoraggio degli impatti su produttività, occupazione e condizioni lavorative, l’individuazione dei settori e delle professioni più esposte all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale e l’aggiornamento continuo delle linee guida nazionali. L’Osservatorio opererà come strumento stabile di indirizzo pubblico, con l’obiettivo di accompagnare l’innovazione tecnologica tutelando dignità, diritti e qualità del lavoro e supportando le politiche di formazione e di occupazione.
Commissione etica presieduta da Padre Benanti
L’avvio operativo dell’Osservatorio è previsto all’inizio del 2026, con la nomina di tutti i componenti e la pubblicazione dei primi documenti strategici e di analisi. Già individuato, invece, il presidente della commissione etica, annunciato durante la presentazione pubblica dell’Osservatorio e delle linee guida sull’adozione dell’Ia nel mondo del lavoro. A guidare l’organismo che fornirà all’Osservatorio un orientamento etico generale per l’utilizzo dell’IA nel mondo del lavoro sarà padre Paolo Benanti, professore all’Università Luiss Guido Carli e presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’informazione presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Padre Benanti: etica non è un freno ma la bussola dell’innovazione
“L’etica non deve essere percepita come un freno all’innovazione, ma come la bussola necessaria per orientare la trasformazione digitale verso il bene comune. In seno all’Osservatorio, il nostro compito sarà garantire che l’efficienza degli algoritmi non calpesti mai la dignità della persona: l’intelligenza artificiale deve restare uno strumento per potenziare il lavoro umano, non per disumanizzarlo ha dichiarato Padre Benanti.