L’Aquila capitale della Cultura 2026, Marsilio: “Un premio alla ricostruzione morale e civile”
“La Capitale italiana della Cultura non è semplicemente un riconoscimento: è una responsabilità, un impegno verso il Paese e verso le future generazioni. È la dimostrazione che la cultura è una forza capace di unire, di guarire, di trasformare. L’Aquila lo ha mostrato con i fatti. E noi, come Regione, saremo al suo fianco in ogni fase di questo percorso. Per assicurare che il 2026 segni davvero l’avvio di un nuovo capitolo nella storia della città e dell’Abruzzo”. Così Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo intervenendo a Roma, nella Sala polifunzionale della presidenza del Consiglio, alla presentazione del programma di “L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026”.
L’Aquila capitale della Cultura 2026, Marsilio: più di un riconoscimento
Il governatore ha sottolineato come il riconoscimento ottenuto dal capoluogo “non riguardi solo L’Aquila, ma l’intero Abruzzo” e rappresenti “un passaggio storico che premia un percorso lungo, complesso e spesso doloroso, sostenuto però dalla determinazione dei cittadini, delle istituzioni e del mondo culturale e sociale. Il 2026 sarà una straordinaria occasione per mostrare all’Italia e all’Europa una città che è ormai un laboratorio vivo di rigenerazione culturale”. “Questa designazione – ha detto Marsilio – premia sì la ricostruzione materiale, ma soprattutto quella morale e civile. L’Aquila ha dimostrato che la cultura non è un ornamento, ma un motore decisivo: ricompone il tessuto sociale, restituisce identità e fiducia, genera nuova energia creativa ed economica”.
“Un premio alla ricostruzione morale e civile”
Guardando al futuro, ha parlato di una città “che si presenta come luogo di incontro, dialogo e innovazione, capace di trasformare la ferita del terremoto in una forza propulsiva”. Accanto all’importante patrimonio recuperato composto da chiese, palazzi, teatri e spazi pubblici, per Marsilio “L’Aquila esprime oggi una progettualità contemporanea fatta di ricerca, sperimentazione e partecipazione, che coinvolge arti, formazione e innovazione scientifica”. Marsilio ha poi rimarcato il ruolo della Regione Abruzzo. “Il nostro compito è garantire coordinamento e visione strategica, integrando investimenti, infrastrutture, progetti culturali e turistici. Vogliamo trasformare l’opportunità del 2026 in un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale, non solo per il capoluogo”. “L’obiettivo – ha concluso l’esponente di FdI – è fare in modo che ciò che celebriamo oggi non resti un episodio isolato, ma diventi un punto di svolta strutturale. Rafforzare l’attrattività culturale e turistica, creare nuova economia e opportunità per i giovani, migliorare la qualità della vita. L’Aquila ha dimostrato che la cultura può unire, guarire e trasformare, e la Regione sarà al suo fianco in ogni fase di questo percorso”.