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Il presidente dei Radicali Hallissey aggredito al convegno filorusso dell’Anpi

I "veri democratici"

L’Anpi mostra il suo volto violento: il presidente dei Radicali Hallissey aggredito alla Federico II (video)

Hallisey, con un gruppo di attivisti pro Kiev, ha tentato di porre alcune domande al termine di un convegno filorusso: una contestazione civile, che però ha suscitato una reazione aggressiva da parte degli organizzatori

I Video del Secolo - di Federica Parbuoni - 23 Dicembre 2025 alle 15:18

Aggrediti per aver cercato di porre una domanda a un convegno filorusso organizzato dall’Anpi all’Università Federico II di Napoli, al quale partecipavano Alessandro Di Battista e il professor Angelo D’Orsi. È quanto accaduto a un gruppo di giovani militanti pro-Kiev di +Europa, Ora!, Radicali, Liberi Oltre, Azione, accompagnati da esponenti della comunità ucraina. A testimoniare prima il rifiuto di confrontarsi e poi gli spintoni e gli strattonamenti c’è un video postato dal presidente di +Europa e Radicali, Matteo Hallissey.

Il segretario dei radicali Hallissey aggredito al convegno dell’Anpi

Hallissey e il suo gruppo, come riferito da lui stesso e come si intuisce dal video, non hanno interrotto l’evento. Hanno invece atteso che gli interventi fossero finiti per dare vita a un flash mob, in cui hanno mostrato magliette e bandiere dell’Ucraina, e per provare a chiedere chiarezza ai relatori sui loro rapporti con la Russia. Dunque, una scelta di contestazione civile, seppur ferma. Che dall’altra parte però ha trovato una risposta prima fortemente stizzita e poi più apertamente violenta. Nel filmato si vede chiaramente Hallissey preso a spintoni, afferrato per la camicia e per il braccio e si sente distintamente un uomo urlare contro un altro uomo: «Picchi un ragazzo, ma va, vergogna, vergogna!».

«Voi siete i democratici? Voi siete l’Anpi? Bravi, bravi antifascisti!»

In quei momenti di concitazione Hallissey ha continuato a cercare di porre domande su un sostegno alla Russia dai profili propagandistici, chiedendo anche conto però dei comportamenti violenti che stava subendo: «E voi siete i democratici? Violento? Bravi, eh! Voi siete l’Anpi? Bravi antifascisti». «È vergognoso – ha scritto poi su X – che non ci sia stata data la possibilità di fare domande e che l’attivista che stava interloquendo con i relatori sia stato aggredito e spinto da un rappresentante dell’Anpi fino a rompere il microfono. Anch’io sono stato aggredito violentemente mentre provavo a fare una domanda a D’Orsi sulla sua partecipazione alla sfilata di gala di Russia Today a Mosca due mesi fa. Chi rivendica la storia antifascista e partigiana – ha concluso l’esponente di +Europa – non può non condannare queste azioni di fronte a una manifestazione pacifica».

FdI: «Solidarietà a Hallissey»

A Hallissey e agli altri attivisti è arrivata la solidarietà dei partiti e dei movimenti di riferimento e di FdI, non risultano allo stato attuale né condanne dell’aggressione né solidarietà agli aggrediti da parte dei partiti di sinistra. «Solidarietà a Matteo Hallissey, presidente dei Radicali italiani, aggredito a un evento Anpi alla Federico II di Napoli, per aver provato a porre domande in un flash mob pacifico. Da chi ogni giorno impartisce lezioni di democrazia ma reagisce con violenza, non accettiamo lezioni», ha scritto su X il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami.

I radicali: «L’Anpi non c’entra nulla con i valori di Resistenza e Costituzione»

Il segretario dei radicali, Filippo Blengino, parlando di fatto «grave e inaccettabile», ha poi sottolineato che «lo dico da nipote di un partigiano, che ha rischiato la vita per liberare l’Italia da un regime autoritario: oggi l’Anpi è diventata un vettore di propaganda putiniana che non ha nulla a che vedere con i valori della Resistenza e della nostra Costituzione».

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di Federica Parbuoni - 23 Dicembre 2025