Venerdì nero
Landini non si regola: un altro venerdì di sciopero generale. Ciriani accusa: la Cgil non agisce da sindacato
“Faccio fatica a credere alla buona fede di Landini”. “Ho perso il conto degli scioperi che ha fatto, servirebbe una calcolatrice…”. Usa parole dure il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani a SkyTg 24 commentando l’ennesimo sciopero generale annunciato dal segretario della Cgil per venerdì 12 dicembre.
Ciriani punta il dito contro il leader della Cgil che “diserta i tavoli contrattuali e dimentica di dire che siamo il governo che ha tagliato il cuneo fiscale, aumentato le risorse per il lavoro notturno, chiesto alle banche un contributo di solidarietà da 10 miliardi in due anni, che ha ottenuto il record storico di occupati. Uno sciopero generale in questo contesto – ha sottolineato – è solo politico. Per questo rigettiamo le critiche al mittente perchè sono pretestuose: la Cgil non agisce da sindacato ma da soggetto politico. Legittimo, ma che sia chiaro”. Moltiplicare gli scioperi “come ha fatto Landini in questi mesi – ha concluso – mi domando se sia utile alla causa” o se si “danneggiano solo le persone”.
Landini annuncia l’ennesimo venerdì nero per gli italiani
“Uno sciopero generale è sempre anche un atto politico”, sostiene il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in un’intervista a ‘La Repubblica‘ in vista dello sciopero generale indetto per domani dalla Cgil.
“Contro una manovra d’austerità che non serve al Paese – dice il leader della Cgil – e che viene fatta solo per abbassare il deficit e comprare armi”. “Sciopero per aumentare i salari e le pensioni. Chiediamo al governo di restituire 25 miliardi di tasse pagate in più negli ultimi tre anni da 38 milioni di lavoratori e pensionati per effetto del drenaggio fiscale e di tassare rendite e profitti in modo progressivo: basta flat tax, inaccettabile – aggiunge – di introdurre un contributo di solidarietà dell’1,3% su 500 mila italiani con redditi netti annui sopra i due milioni: vale 26 miliardi”.
E ancora, tuona Landini nel suo comizio in versione intervista: “Una riforma delle pensioni, chi prometteva di cancellare la Fornero porta l’età a 70 anni. Nuove politiche industriali e per la casa. E infine di cancellare leggi che hanno esteso la precarietà e alimentato subappalti e morti sul lavoro. È uno sciopero sociale. Ma anche politico, certo. Chiede di cambiare le politiche sbagliate del governo Meloni. Rivendica un futuro di pace e giustizia sociale per le nuove generazioni” assicura Landini. A farne le spese, però, saranno sempre gli italiani, con un altro venerdì nero.