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L’Aja adotta la convenzione del Consiglio d’Europa: nasce la commissione sui danni di guerra per Kiev

Ue stanza 1 milione

L’Aja adotta la convenzione del Consiglio d’Europa: nasce la commissione sui danni di guerra per Kiev

L'organismo internazionale dovrà quantificare le conseguenze dell'invasione russa ed esaminare le richieste di risarcimento sulla base del registro che conta già oltre 86 mila segnalazioni. Zelensky: Mosca risponda dei suoi crimini

Esteri - di Eva De Alessandri - 16 Dicembre 2025 alle 13:59

«Un passo storico»: così il segretario del Consiglio d’Europa, Alain Berset ha definito la nascita a l’Aja della Commissione internazionale per il risarcimento dei danni di guerra all’Ucraina, nata dalla convenzione istitutiva promossa dal Consiglio d’Europa. Il nuovo organismo internazionale avrà il compito di quantificare i danni dell’invasione russa ed esaminare le richieste di risarcimento sulla base del registro dei danni che già esiste e che conta al momento oltre 86 mila segnalazioni. Il fondo per i risarcimenti verrà istituito nel 2026 e potrebbe essere finanziato anche con gli asset russi congelati.

Registro danni istituto a maggio 2023

Il trattato è stato utilizzato alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del premier olandese Dick Schoof e il segretario generale del Consiglio d’Europa Alain Berset, insieme al ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. La nuova commissione opererà sulla base del registro dei danni istituito nel maggio 2023 e sarà chiamata a esaminare richieste per centinaia di miliardi di euro legati ai bombardamenti russi, alle violazioni dei diritti umani e ai crimini di guerra perpetrati dall’inizio dell’invasione del febbraio 2022.

Organismo operativo dopo 25 ratifiche

L’organismo diventerà operativo dopo almeno 25 ratifiche, un processo che potrebbe richiedere circa un anno. Secondo la Banca Mondiale, la ricostruzione dell’Ucraina nel prossimo decennio richiederà 524 miliardi di dollari (447 miliardi di euro), quasi tre volte il Pil del Paese nel 2024. Una stima destinata ad aumentare, poiché non include i danni del 2025, anno segnato da un’intensificazione degli attacchi russi contro servizi pubblici, trasporti e infrastrutture civili.

Sede Aja, meccanismo di risarcimento coordinato da Consiglio d’Europa

Al vertice di alto livello dell’Aja, ha preso parte anche l’Alta Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Kaja Kallas. Il nuovo organismo avrà sede nella capitale olandese, ha dichiarato alla stampa il ministro degli Esteri olandese David van Weel. Il meccanismo di risarcimento sarà coordinato dal Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo, un gruppo di 46 nazioni la cui missione è proteggere i diritti umani nel continente e da cui la Russia è stata esclusa nel marzo 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina. Il terzo passo sarà la creazione di un fondo di compensazione, ma il funzionamento di questa parte cruciale del processo non è ancora stato chiarito, soprattutto a causa della questione di come utilizzare i beni russi congelati.

Piano europeo sostenuto da molti Stati Ue

Un piano europeo per utilizzare questi beni è sostenuto da molti Stati membri dell’Ue, tra cui la Germania, ma incontra una forte opposizione da parte del Belgio. Si prevede che i leader dell’Ue si pronuncino nel vertice in programma da giovedì a Bruxelles. Il Belgio ospita la società internazionale di deposito a garanzia Euroclear, che detiene la maggior parte dei beni sovrani russi, e teme le ripercussioni legali derivanti dall’utilizzo di tali beni. I disaccordi sui beni congelati arrivano in un momento in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ritiene che un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina sia «più vicino che mai».

Berset: discussioni su responsabilità fanno parte dei colloqui di pace

Dopo due giorni di colloqui con alti funzionari statunitensi a Berlino, i negoziati hanno prodotto «progressi concreti» secondo Zelensky. Dal vertici tedesco i leader europei hanno proposto la creazione di una “forza multinazionale” guidata dall’Europa e sostenuta dagli Stati Uniti, per far rispettare qualsiasi potenziale accordo di pace. « Le discussioni su responsabilità, riparazioni e ricostruzione devono essere parte dei colloqui di pace», ha dichiarato ai giornalisti Berset.

L’Ue stanzia 1 milione di euro per la commissione

Intanto dopo l’adozione della convenzione del Consiglio d’Europa che segna la nascita della commissione, l’Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, in conferenza stampa ha annunciato che l’Ue stanzierà un milione di euro a sostegno dell’istituzione della commissione per le richieste di risarcimento all’Ucraina per i danni di guerra provocati dalla Russia.

Kallas: numero di richieste aumenterà

«Finché la Russia si rifiuterà di porre fine alla sua guerra, il numero di richieste di risarcimento continuerà ad aumentare. Vediamo ogni giorno che la Russia colpisce quasi esclusivamente obiettivi civili» e tutto questo secondo la Kallas «è intenzionale. Le tattiche terroristiche della Russia seguono uno schema spietato». Il responsabile della diplomazia Ue ha evidenziato la necessità di «aumentare la pressione su Mosca» anche con le sanzioni e di «rafforzare le difese dell’Ucraina. Parallelamente lavoriamo per costruire il quadro giuridico che chiami la Russia a rispondere della sua guerra e di altre atrocità, anche per il crimine di aggressione. Tutto questo lavoro invia un messaggio chiaro ai potenziali aggressori: se iniziate una guerra, ne sarete ritenuti responsabili» .

Zelensky a L’Aja, ‘Mosca deve rispondere dei crimini commessi’

Intervenendo alla conferenza del Consiglio d’Europa a l’Aja, Volodymyr Zelensky ha detto che «Ogni crimine di guerra russo deve avere conseguenze per coloro che lo hanno commesso». Il presidente ucraino ha lanciato un appello contro l’impunità rimarcando che Mosca deve rispondere dei suoi crimini affinché «gli altri imparino a non scegliere l’aggressione. Tutta la pressione sulla Russia deve rimanere in vigore finché continuerà l’occupazione del nostro territorio. Finché il nostro popolo rimarrà prigioniero dei russi e finché i bambini ucraini rapiti dalla Russia non saranno riportati a casa, finché la Russia non mostrerà rispetto per la vita pacifica e per i diritti dei suoi vicini, le sanzioni dovranno limitare» l’azione del Cremlino.

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di Eva De Alessandri - 16 Dicembre 2025