Chi è Salvatore Aitala
La vendetta di Mosca: la Russia condanna il giudice italiano che ha firmato il mandato di cattura per Putin
Il giudice italiano della Corte Penale Internazionale, Salvatore Aitala – che aveva spiccato dall’Aja il mandato di cattura per il presidente russo Vladimir Putin – è stato condannato in contumacia assieme ad altri suoi colleghi dal tribunale di Mosca a 15 anni di carcere, per aver «perseguito persone innocenti» e per «tentata violenza contro persone che godono di protezione internazionale». A riportare la notizia Moscow Times: il tribunale di Mosca ha emesso in contumacia verdetti contro l”italiano Aitala, il procuratore capo della Cpi Karim Khan e altri 7 giudici della Corte Penale Internazionale riguardo all’incriminazione del presidente russo Vladimir Putin per presunti crimini di guerra in Ucraina.
Aitala ha firmato un mandato di cattura nel 2023
Il 17 marzo 2023, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Putin e della commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, con l’accusa di deportazione illegale di bambini ucraini. Il 20 marzo, il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il pubblico ministero e i giudici della Cpi, ritenendo le loro azioni consapevolmente illegittime poiché non avevano motivo di ritenere penalmente responsabili il presidente e la commissaria.
La risposta di Mosca dopo il mandato di cattura del 2023
L’Ufficio del Procuratore Generale della Russia ha dichiarato che il Tribunale della Città di Mosca ha dichiarato colpevoli i nove rappresentanti della CPI di perseguire persone innocenti, detenzione illegale e tentato violenza contro persone che godono di protezione internazionale.
“Il tribunale ha stabilito che il procuratore della CPI Karim Khan ha avviato illegalmente procedimenti penali contro cittadini russi da febbraio a marzo 2022 all’Aia”, ha dichiarato l’ufficio del procuratore.
“La Presidenza della CPI, senza alcun fondamento legale, ha incaricato i giudici della camera di emettere mandati di arresto consapevolmente illegali contro queste persone,” ha aggiunto senza menzionare Putin o Lvova-Belova.
La nota dell’Associazione nazionale magistrati
«Auspichiamo che il governo italiano chieda immediatamente spiegazioni al governo russo sulle circostanze che hanno portato un nostro connazionale, il giudice Rosario Salvatore Aitala, a essere condannato in contumacia dal tribunale di Mosca», si legge in una nota della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati. «Aitala – prosegue la nota dell’Anm – lavora per la Corte Penale Internazionale, un organismo che è nato in Italia, a Roma, e che rappresenta un baluardo del diritto a livello mondiale. Ci auguriamo che l’appartenenza di Aitala a questo organismo non sia divenuto un pretesto per esercitare un’odiosa forma di ritorsione della Russia nei confronti suoi e del nostro Paese».