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Giobbe Covatta ironizza sul mancato invito (e forse, la mancata partecipazione) ad Atreju

Mi si nota di più se...?

La sparata di Giobbe Covatta: “Non sarei andato ad Atreju”. Ma chi l’ha invitato?

A proposta non pervenuta il comico a "Un giorno da pecora" discetta (causticamente) su come si sarebbe regolato se fosse stato chiamato tra gli ospiti: "Io ad Atreju? Troppo dispendio di energie"...

Politica - di Chiara Volpi - 6 Dicembre 2025 alle 16:35

«Io ad Atreju? Non mi hanno invitato. Ma non so se ci sarei andato, probabilmente no. So che bisogna parlare con tutti, lo so, però io non ho più tanta energia per discutere, le energie le conservo per le cose che mi stanno più a cuore, diciamo così. Insomma, personalmente me lo sarei evitato volentieri». Risponde così il comico Giobbe Covatta ad una domanda dei conduttori di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, che gli chiedevano se gli sarebbe piaciuto essere invitato alla festa di Fratelli d’Italia (aggiungendo una risposta non richiesta su un probabile diniego all’invito mai arrivato)…

Giobbe Covatta e il dialogo surreale su un ipotetico invito ad Atreju

Il dilemma, celebre quanto attualissimo, ricorda molto da vicino quello lanciato anni or sono dal Nanni Moretti di Ecce Bombo: «Mi si nota di più se vado e mi metto in un angolo? O se non vado proprio?»… E proprio su questo sottile crinale tra l’esserci (ma non troppo o meglio: senza esporsi troppo), e il negarsi per fare scena, si è posizionata la recente asserzione radio-televisiva e tragi-ironica di Giobbe Covatta.

Covatta e la battuta caustica più che da comico, da termodinamico…

La notizia, va da sé, è di quelle che scuotono le fondamenta del dibattito pubblico, o almeno i palinsesti radiofonici del pomeriggio. Ospite a Un Giorno da Pecora su Rai Radiouno, il comico e attivista Giobbe Covatta ha puntato i riflettori su un nuovo, impellente problema esistenziale che lo affliggerebbe: la gestione strategica delle proprie energie. Come anticipato in apertura infatti, interrogato sull’eventualità di presenziare ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia, Covatta ha risposto con una di quelle affermazioni che, nella loro apparente semplicità da non-sense, nascondono un intero trattato di filosofia sociale e teoria dell’assurdo.

E allora: «Non mi hanno invitato, ma non so se ci sarei andato», ha riflettuto ad alta voce. Prima di concludere l’iperbolico ragionamento con una chiosa, più che da comico, da termodinamico («non ho più tanta energia per discutere, le energie le conservo per le cose che mi stanno più a cuore, diciamo così»)…

Altro che Schlein, il comico ha aperto un dibattito sul presenziare o meno al netto di un non invito

Ma non solo. Perché la sua dichiarazione si presta anche all’interpretazione esegetica come una involontaria auto-certificazione di non idoneità intellettuale per l’evento, con tanto di annessa analisi costi-benefici che lo porta ad escludere la presunta partecipazione. Salvo che, il vero guizzo (non sappiamo quanto volontario o implicito) è il contesto in cui si inserisce: ossia, a ridosso dell’estenuante e contorto bailamme sulla ricezione e accettazione (o meno) dell’invito da parte della segretaria Pd Elly Schlein, che alla fine, come noto, poi si è sfilata. Smarcata a destra dall’ami-nemico Giuseppe Conte che figura per certo nel carnet degli ospiti di Atreju. Quello sì, se proprio vogliamo dirla tutta, un dibattito così acceso da consumare più energie dell’intero piano energetico nazionale…

Tanto rumore per nulla

Così, alla fine della fiera (delle vanità e del presenzialismo rinnegato), mentre la sinistra istituzionale si lacera tra chi (Conte) approfitta della kermesse per smarcarsi. E chi (Schlein) la evita con motivazioni criptiche, Covatta bypassa l’intera diatriba con una mossa degna del miglior cinismo morettiano, ispirato all’indolenza, e scegliendo la via più radicale: l’assenza totale. Trasformando un potenziale angolo di dissenso in un clamoroso, e forse più visibile, vuoto pneumatico. Ma poi, di che parliamo? Covatta non è nella lista degli ospiti: né tra quelli che hanno aderito all’invito. Né tra quelli che lo hanno declinato… Ma ha fatto parlare di sé più che se fosse salito sul palco nei Giardini di Castel Sant’Angelo…

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di Chiara Volpi - 6 Dicembre 2025