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La Russa: “Il governo Meloni ponte tra Ue e Usa. Trump ha le sue ragioni, ma sull’identità non prendo lezioni”

Cerimonia dello scaldino

La Russa: “Il governo Meloni ponte tra Ue e Usa. Trump ha le sue ragioni, ma sull’identità non prendo lezioni”

Politica - di Alessandra Parisi - 11 Dicembre 2025 alle 17:21

“Mai come in questa legislatura la politica estera è nell’agone politico, prima si diceva che dal punto di vista dei consensi incideva poco e niente, non è più così…”. Così Ignazio La Russa, nella tradizionale cerimonia dello scaldino, in Sala Koch, a Palazzo Madama. Focus dell’intervento del presidente del Senato gli scenari internazionali e i rapporti Usa-Ue. “La mia parte politica – dice – ha sempre creduto nell’Europa, sin dai tempi di ‘Europa nazione’, che noi giovani sognavamo come terza forza tra Usa e Urss”. In diversi passaggi ha sottolineato l’occasione colta dal governo Meloni di farsi carico di essere “il ponte, il collegamento tra vecchio continente e Stati Uniti”.

La Russa: Meloni ponte tra Usa e Ue, all’Europa serve una strategia

Donald Trump è il nome più ricorrente in Sala Koch. “È da tempo che gli Stati Uniti, sia pure con toni diversi da quelli di Trump, stanno andando nella direzione di sollecitare gli stati europei a fare di più per la loro difesa. Hanno cominciato a imporre giustamente una partecipazione più alta alle spese della Nato”, dice la seconda carica dello Stato. Certo con l’attuale presidente Usa – ammette – “siamo arrivati ad atteggiamenti un po’ troppo espliciti”. L’importante è avere una strategia. “I rapporti tra Usa e Ue devono essere facilitati. Non si può immaginare un’Europa che entri in una competizione cattiva con l’alleato, c’è bisogno di creare ponti”. La Russa rispedisce al mittente le accuse di Washington sul rischio di perdita d’identità dell’Europa. “Su questo, da Trump, non prendo lezioni. Io non sono d’accordo con la visione apoditticamente indicata da Trump. Credo che lui pensi all’islamizzazione, può darsi  che parlando della perdita della civiltà, si riferisca all’immigrazione non regolamentata e alla cultura woke, ma lì deve guardare in casa sua…”.

Armi a Kiev, Salvini stia tranquillo, non toglieremo soldi alla sanità

Quello che serve è un processo di rilancio della Ue. “Meloni ha come stella polare l’interesse dell’Italia. E l’interesse dell’Italia è rafforzare l’Ue e tenere rapporti stretti con gli Usa. Su questo la mia non è una ipotesi è una certezza”.  Poi auspica che la legge elettorale venga approvata con la partecipazione delle opposizioni, spiegando di essere – a titolo personale – pure possibilista sul ballottaggio. La Russa spegne poi le presunte polemiche nel centrodestra sul decreto armi a Kiev. “Si possono dare i soldi all’Ucraina senza toglierli alla sanità, come ha detto Meloni. Risolto il problema Salvini”. Nessun dissapore, come vorrebbero le ricostruzioni giornalistiche, tra la premier e il leader leghista. “Ho sempre visto un rapporto molto forte tra Salvini e Meloni. Poi loro sono quasi coetanei ed è molto importante anche quando le dichiarazioni pubbliche appaiono differenti, sappiate che poi il rapporto personale consente di trovare soluzioni”.

Nessun può pretendere che in Lombardia il candidato non vada a Fratelli d’Italia

Sotto il pressing del presidente della stampa parlamentare, Adalberto Signore, La Russa si cala volentieri nei panni del fondatore di Fratelli d’Italia. “Nessuno può pretendere che la Lombardia quando si dovrà scegliere il nuovo governatore non vada a Fratelli d’Italia. Non si può cominciare a discutere dicendo di no”. Anche per Milano dice di avere le sue idee, “ma me le tengo per me”. Infine un passaggio sul sovraffollamento delle carceri, tema molto caro al presidente del Senato. “Prendo schiaffi in faccia quando ne parlo”, dice proponendo “un allargamento del perimetro per concedere i domiciliari, da fare entro Natale”.

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di Alessandra Parisi - 11 Dicembre 2025